(AGI) - Milano, 16 ott. - E' stata "acquisita prova certadell'esercizio di attivita' prostitutiva ad Arcore in occasionedelle serate cui partecipo' Karima El Mahroug". Lo scrivono igiudici della Corte d'Appello di Milano nelle motivazioni dellasentenza con cui hanno assolto l'ex premier dalle accuse diconcussione e prostituzione minorile. "Non e' provato", invece, che Silvio Berlusconi "conoscessela vera eta' di Ruby" durante le serate ad Arcore a cuipartecipo' la giovane marocchina. Secondo i giudici, invece,Berlusconi era a conoscenza della minore eta' di Ruby quandotelefono' in Questura la sera dl 27 maggio 2010 per farlaaffidare alla allora consigliera regionale Nicole Minetti. "LaCorte non dubita - si legge nelle motivazioni di oltre 300pagine - e anzi, ritiene pienamente provato che SilvioBerlusconi fosse a conoscenza della minore eta' di Ruby la seradel 27 maggio 2010, allorche' telefono al dottor Ostuni". Igiudici sostengono che "al piu' tardi nel corso di quellastessa serata, quando in seguito all'accompagnamento dellaminore in Questura si scateno' il tam tam di telefonate traPasquino, Da Conceicao, Loddo e Minetti, l'imputato fu messo aparte delle reali generalita' anagrafiche di Ruby e che proprioper tale ragione (o anche per tale ragione) egli si indusse atelefonare al dottor Ostuni". "Cio' che tuttavia non e' provato- concludono i giudici - e' che egli conoscesse la vera eta'della ragazza gia' in precedenza, in occasione delle serate dicui all'imputazione". La telefonata che Silvio Berlusconi fece il 27 maggio 2010in questura a Milano per caldeggiare l'affidamento di Ruby aNicole Minetti "accelero' le pratiche, ma non ebbe l'effetto dicostringere i poliziotti a consegnare la minorenne marocchinaall'allora consigliera regionale, sostengono i giudici "Quel che non risulta provato - si legge nel documento - e' chei funzionari di polizia siano stati costretti all'accelerazionenelle procedure e all'affidamento di Ruby alla Minetti dallaminaccia di un male ingiusto implicitamente ravvisabilenell'intervento di Berlusconi e non invece soltanto indotti afarlo, per effetto di un meccanismo innescato dalla telefonatadel presidente del Consiglio e successivamente avvitatosi aspirale, attorno alla dottoressa Iafrate, per effetto delleinsistenze del dottor Ostuni". PROVATO IL BUNGA BUNGA AD ARCORE Silvio Berlusconi e' stato assolto dall'accusa di prostituzioneminorile perche' mancava "l'elemento psicologico" dellaconsapevolezza della minore eta' di Ruby. Tuttavia, i giudicidella Corte d'appello di Milano, sottolineano che "riguardoallo svolgimento delle serate ad Arcore e alla ricostruzioneindiziaria della partecipazione di Ruby alle attivita' anche dinatura sessuale svolte nel corso delle stesse, visto ilcorrispettivo di denaro e altre utilita', la sentenza di primogrado e' sorretta da un apparato argomentativo scrupoloso esaldamente fondato sulle prove acquisite, di cui viene fornitoampio e analitico riscontro". "Pienamente confermato", secondo i giudici di secondo grado"e' il meccanismo retributivo delle ragazze partecipanti. Nonvi erano elargizioni a tutte e in egual misura, ma adiscrezione del padrone di casa: cio' che per altro, innescavala competizione e la rivalita' tra le giovani, al fine diaccaparrarsi una posizione migliore nella scala di gradimentodi Berlusconi e a trarne maggior vantaggio economico". "Aconfermare la ripetitivita' rituale delle modalita' delle cene(e dopo cena) di Arcore - insistono i giudici - c'e' inparticolare la "singnificativa telefonata" tra Nicole Minetti el'amica Melania Tumini". (AGI).