(AGI) - Napoli, 15 ott. - La conferma che la pista degli abusisessuali su una bambina di 6 anni, morta il 24 giugno scorsonel parco Verde di Caivano, rione popolare alle porte di Napolidove degrado e spaccio di droga sono sotto gli occhi di tutti,arriva con il deposito della perizia dell'anatomopatologo. Ilfascicolo per omicidio volontario aperto dalla procura diNapoli Nord su Fortuna Loffredo si arricchisce di un'altraipotesi di reato, violenza sessuale su minore, e il pm FedericoBisceglia e l'aggiunto Francesco Greco, che coordinano leindagini dei carabinieri, non escludono la pista di un giro dipedofili. Coperti, dice la mamma di Fortuna, Domenica Guardati,26 anni, da qualcuno del palazzo. "Voglio giustizia - dice - senon me la danno, me la faccio da me". "Dopo i funerali sonorimasta sola. Nel palazzo, se mi incontrano salutano, ma non sifermano a chiacchierare. Ma io dico, se avete visto, parlate,perche' potrebbe toccare a vostra figlia. Dovete combattere perquesto", e' il suo appello. Mimma, come la chiamano tutti, ha anche un sospetto, "manon ho prove. Chicca (questo l'appellativo che in famigliadavano a Fortuna, ndr.) e' morta a mezzogiorno, quando tuttisalgono e scendono le scale per preparare il pranzo e chiamarei bambini. Non voglio credere che nessuno ha visto". Il caso diFortuna incrocia quello di Antonio Giglio, 3 anni, mortocadendo dal balcone del suo appartamento, un anno prima di lei.Perche' i due bambini abitavano nella stessa palazzina di 8piani, 31 famiglie in tutto; perche' la bambina aveva unaamichetta del cuore, Doriana, sorellina di Antonio; perche'anche di Fortuna si era detto in un primo momento che eracaduta dal balcone; e perche' la piccola proprio a casa diDoriana era andata poco prima di morire. Mimma si tormenta, laprobabile violenza sessuale e' un peso in piu'. "E' come se mel'avessero uccisa due volte - spiega - gia' accettare la suamorte e' stato difficile. Ma se e' vero, non credo subisse datempo. Con me parlava, e poi era stata male e l'aveva vistaanche la pediatra per una allergia ai genitali. Nemmeno lei miha segnalato nulla. Era bella e sembrava piu' grande...avra'fatto invidia". Di certo la giovane madre, rimasta conGiovanni, 9 anni, e Alessio, 4 anni, non ha mai creduto a unacaduta accidentale di Chicca. "Quando e' morto Antonio, era conme, e da allora stava attenta", dice. E sottolinea come propriola madre di Antonio e Dorina abbia cambiato piu' volte versionesu quanto accaduto quel giorno: "prima ha detto che Chicca nonera entrata in casa perche' lei stava lavando il pavimento, poiche era entrata ma che era rimasta un po' sul divano andandovia perche' le facevano male le scarpe nuove. Non e' vero, leportava ormai da tre giorni senza un lamento". "Chicca non mela ridara' nessuno indietro - conclude - ma io vogliogiustizia". (AGI) .