(AGI) - Siena, 25 ago. - Fatture false per operazioniinesistenti emesse e utilizzate per quattro milioni di europer la vendita di circa mille tonnellate di rottame di rame chepotrebbero provenire da furti di questo materiale, oggi moltofrequenti, sono state scoperte dalla Guardia di Finanza diPoggibonsi (Siena) nell'ambito di un'operazione denominata "ororosso". Otto persone sono state denunciate alla magistraturaper ipotesi di reato che vanno dal riciclaggio, allaricettazione, al favoreggiamento personale ad alla commissionedi reati fiscali appunto emettendo ed utilizzando fatture peroperazioni inesistenti. Mentre sono sei le imprese coinvoltecon sede in Toscana, Lombardia, Emilia Romagna e Campania. E' il risultato di un'azione di monitoraggio svolta nellaValdelsa senese nei confronti degli operatori economici attivinel settore del commercio di rottami metallici, "realta'economica ad elevato rischio di frodi, anche in relazione aldiffuso fenomeno dei cosiddetti 'furti di rame'" precisa unanota della Finanza che fa sapere che sono stati recuperati"maggiori elementi reddituali per un milione". Gli accertamentidella finanza hanno permesso di sventare "un articolato sistemadi frode" a cui partecipava anche una cartiera con sede inValdelsa , riconducibile ad una persona "nullatenente" diorigine campana, costituita secondo quanto e' emerso dalleindagini con il solo scopo di "stampare" le fatture che, su unpiano esclusivamente documentale, avrebbero dovuto nasconderela provenienza dei rottami di rame verosimilmente frutto difurti. (AGI).