(AGI) - Roma, 14 ago. - Da nord a sud dell'Italia continuano icontrolli dei carabinieri dei Nas nel settore della sicurezzaalimentare. I Nas di Parma e Potenza hanno evitato che 20tonnellate di alimenti "vegetali e carne" per un valore di130mila euro, finissero sulle tavole degli italiani. Il Nas diParma, in particolare, nel Reggiano ha ispezionato una ditta dilavorazione e conservazioni carni per conto proprio e terzi,sequestrando 5 tonnellate di carne (in gran parte suina e inminima parte ovina) e di diversi tagli (filetto di ovino,stinco di ovino, trippa di agnello, cervello di suino, pancebovine, ginocchietto suino e code) conservate in sacchetti diplastica e involucri senza etichetta, di cui 4 tonnellatescadute da oltre 6 mesi, congelate e tenute in due cellefrigorifere in condizioni igienico-sanitarie precarie. La carneera priva della documentazione di rintracciabilita' e pertantodi provenienza e origine ignote nonche' conservata e lavoratasenza le procedure di autocontrollo igienico-sanitario. Il Nasdi Potenza, nel corso di un'ispezione a uno stabilimento ditrasformazione, lavorazione e confezionamento di conservevegetali del Lagonegrese, ha sequestrato oltre 13 tonnellate dialimenti semilavorati di origine vegetale (olive, carciofi,funghi e melanzane in salamoia) in evidente alterazioneorganolettica, con odori sgradevoli, diffusa presenza di muffe,colore torbido del liquido di conservazione, stoccati in oltre100 fusti da 120 kg ciascuno, lasciati da giorni in un piazzaleall'aperto ed esposti alle alte temperature estive e aiparassiti che ne hanno accelerato il processo putrefattivo. Glialimenti sequestrati se sottoposti a non consentite proceduredi lavaggio avrebbero potuto essere immessi a basso prezzo sulmercato delle conserve sott'olio con pericoli per la salute.