Il gip Alessandro Arturi ha archiviato l'inchiesta della procura di Roma nei confronti del regista Fausto Brizzi, indagato per violenza sessuale dopo la denuncia di molestie presentata da tre ragazze che sarebbero state invitate nel suo loft per un provino. Per il procuratore aggiunto Maria Monteleone e il sostituto Francesca Passaniti, che avevano raccolto lo scorso aprile la versione del regista, i fatti oggetto del procedimento, relativi a episodi avvenuti tra il 2014 e il 2017, "non sussistono". Il gip è stato dello stesso avviso.
Nel provvedimento di archiviazione (di cinque pagine) il gip Arturi spiega che la denuncia presentata da una donna di 30 anni alla quale era stato affidato il ruolo di comparsa in un film di Brizzi per 200 euro complessivi, è stata considerata "vaga e generica", anche alla luce dell'ambiguità del comportamento tenuto dalla stessa presunta vittima che nei giorni successivi ai fatti raccontati all'autorità giudiziaria "non si è astenuta dal ritornare presso lo studio professionale" del regista.
Il gip ha infine ritenuto tardive le querele presentata dalle altre due parti offese. "Questo giudice, in sintonia con la chiara posizione espressa dall'organo inquirente, non intende relativizzare la gravità di certe condotte in ragione di una peculiare categoria di appartenenza della vittima - è scritto nel decreto di archiviazione - bensì soppesare il disvalore di determinati atti, inquadrandoli nell'ambito dello specifico contesto di intimità nel quale sono stati compiuti, indipendentemente dalle modalità e dai passaggi attraverso i quali si è venuta a costituire quella particolare situazione nella quale il palpeggiamento o il gesto ancor più invasivo è oggettivamente privo delle connotazioni di insidiosità ed imprevedibilità, ancorché repentino ed improvviso e non può essere stigmatizzato al pari delle azioni materiali sottese alle pronunce della giurisprudenza di legittimità citate dalla difesa delle opponenti".
“Fausto Brizzi è contento che un’altra autorità giudiziaria diversa dai tre pm sia pervenuta autonomamente alla stessa conclusione. Adesso comunque non pensa più a questa vicenda e si è rituffato nel lavoro con l’imminente uscita del nuovo film. Ufficialmente, dunque, non commenterà più questa vicenda”. L’avvocato del regista romano riferisce all’Agi che il suo assistito ha accolto con grande soddisfazione l'archiviazione il procedimento per violenza sessuale a suo carico, rigettando l'opposizione alla richiesta di archiviazione da parte delle persone offese. Nel decreto di archiviazione il gip ha scritto, tra l’altro, che "l'impianto narrativo articolato nell'atto di querela non consente di individuare, neppure in astratto, elementi fattuali qualificanti l'assunta violenza sessuale".
L’avvocato ha riferito poi che Brizzi non intende commentare né replicare neppure alla nota della redazione delle ‘Iene’, trasmissione da cui ha preso il via tutta la vicenda giudiziaria, in cui si chiede perché il regista non abbia mai affrontato o querelato le Iene.