Concluso lo sbarco dei 1143 bloccati sulla Costa Smeralda da 24 ore, i passeggeri raccontano la loro avventura tra sollievo e preoccupazione. Perché il sospetto di coronavirus sulla nave alla fine è risultato negativo ma un po' di ansia e paura c'è stata. A bordo c'erano in tutto 650 orientali - sui 6 mila passeggeri presenti - e molti di loro indossavano le mascherine.
Una coppia di cinesi, che vive a Firenze, appena sbarcata di prima mattina al porto di Civitavecchia racconta con poche parole in italiano. "La vacanza e' andata bene, tutto tranquillo. Poca paura" si limitano a dire e vanno via.
"Tutto bene quel che finisce bene.." chiosa sorridente un passeggero di Ariccia a conclusione della crociera con 'imprevisto' finale. Anche se la moglie non è così contenta, decisamente piu' provata: "Non ho vissuto bene queste ore bloccata sulla nave - racconta di prima mattina ai cronisti già in attesa al porto di Civitavecchia - non ci hanno detto nulla.. Il comandante? E chi l'ha visto? Il personale di bordo? Tutti spariti.." sostiene.
Anche se poi, come tanti altri, esprime apprezzamento "per come ci hanno trattato, ci hanno fatto mangiare...". Farà un'altra crociera? Il marito risponde subito di sì ma lei aggiunge "No no, per un anno sicuramente no...". E trolley in mano, marito e moglie corrono verso la macchina parcheggiata al porto, desiderosi di tornare a casa.
Come tanti altri che, prima di andare via, puntano il dito soprattutto contro le comunicazioni definite scarse e poco trasparenti. Cosa che ha fatto nascere anche qualche momento di tensione. Vincenzo Monterosso, di Satriano (provincia di Catanzaro), con moglie e figlio, racconta che "nel pomeriggio un paio di persone, almeno per cio' che ho visto io - sottolinea - qualcuno ha alzato la voce per lamentarsi"
E Adriana Giovenali di Terni conferma: "Un signore ha dato in escandescenze. C'è stato un clima con un po' di tensione con i cinesi, cosa non molto simpatica. Forse ci voleva un po' di organizzazione e di supporto in piu' - prosegue - c'erano bambini che piangevano e gente seduta in terra anche perché ci hanno ridato le cabine solo alle 18.30. Le informazioni che ci davano non erano mai nel dettaglio. Noi dovevamo scendere in mattinata ma ci fermavano dicendo che c'erano dei controlli sanitari pur confermando le escursioni.. Alle 11 di ieri il comandante con tono pacato ci ha detto che saremmo rimasti a bordo ma senza spiegare il perché. Poi ci hanno offerto il pranzo, ma mi sembra il minimo...". E ancora, aggiunge: "Ci hanno dato dei fogli per prendere i nostri nomi per essere rintracciati eventualmente nei prossimi 30 giorni". Insomma, conclude "hanno temporeggiato.. Speriamo non ci siano conseguenze. In famiglia sono un po' preoccupati".
Graziella Corbucci e Orazio Benedetti, di Canepina provincia di Viterbo, non fanno critiche: "Nessuno è stato nel panico, ci hanno trattato bene come fossimo in crociera.. io ero la prima a non voler scendere. E' stato un imprevisto ma va bene così, l'importante è che non ci sia il virus" concludono.
Un ragazzo adolescente assicura: "Nessuna paura" e sua madre vede il bicchiere mezzo pieno: "È stata una giornata in più di vacanza". Pavel di Cracovia - con 2 bimbi piccoli, uno sul passeggino - è tra quelli che proseguiranno la crociera: "Abbiamo avuto un po' di ansia perché non ci dicevano nulla, sapevamo solo da Internet. Ma per fortuna è finita bene. Ora andiamo in giro per Roma e poi alle 17.30 torniamo qui e proseguiamo con la crociera".
Alla fine della lunga giornata la notizia dell'esito negativo è stato accolto con un applauso liberatorio dai passeggeri che si trovavano a cena. Concluso lo sbarco, viene spiegato, il tempo di sanificare la nave (si tratta di normali operazioni allo sbarco di passeggeri) e inizieranno le operazioni di imbarco per il prosieguo della crociera.
La nave ripartirà nel pomeriggio con a bordo gli altri mille, che stanotte hanno dormito in alberghi della zona, e andraà verso Savona saltando la tappa della Spezia; l'itinerario prevede Marsiglia, Barcellona e Palma di Maiorca. Intanto a Civitavecchia alle 12.30 si terrà un tavolo - che si è riunito già martedì scorso - con la capitaneria, l'autorità portuale, il comune di Civitavecchia, l'Usmaf (ufficio della sanita' marittima) e l'Asl.
Una riunione, viene spiegato, che serve a fare il punto della situazione, ad affrontare eventuali criticità, considerando il traffico internazionale nel porto della città. Già domenica prossima arriverà un'altra nave Msc, anche con cittadini dell'estremo oriente.