Consumi: nutrizionista, moda apericena? Una iattura per il cuore
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Consumi: nutrizionista, moda apericena? Una iattura per il cuore

Consumi: nutrizionista, moda apericena? Una iattura per il cuore

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Roma, 17 ott.- In Italia tre giovani su quattro rinunciano allacena a favore dell'aperitivo, o meglio dell'apericena, cheoffre un buffet piu' ricco, un prezzo piu' economico e,soprattutto, fa tendenza. Rinunciare al pasto a casa -sostengono molti - e' un'occasione per socializzare e mangiaremeno. Niente di piu' sbagliato: secondo la nutrizionista PamelaCiampolillo, contattata da Agi, "spiluccare riduce lapercezione della quantita' di cibo, ma si finisce perintrodurre piu' calorie di quante se ne assumono in una cenanormale". Non solo. L'apericena, specie se consumato una voltaa settimana, non solo fa ingrassare, ma e' dannoso per ilcuore. "In genere durante questi incontri si abbinano alcolicio superalcolici a "sfizi": rustici, pizzette, tramezzini ealtre leccornie. Cibi, dunque, ricchi di grassi saturi, diorigine animale e tra i piu' nocivi per l'apparatocardio-circolatorio " spiega ancora Ciampolillo. "L'alcolabbinato a questo tipo di cibi ricchi di grassi e zuccheriaumenta l'assorbimento di zuccheri semplici. Un connubio pocofelice". A stomaco vuoto, inoltre, gli alcolici vengonoassorbiti molto piu' velocemente, e "parliamo di 200-300calorie per ogni cocktail. Calorie 'a vuoto' che non verrannoquindi sfruttate per produrre energia". E se proprio non si vuole rinunciare all'apericena, meglioallora ridurlo a una volta al mese e scegliere "verduregrigliate, spiedini di frutta, succhi, una manciatina di fruttasecca". (AGI) .
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