La partita sul referendum Atac potrebbe non essere ancora chiusa
Il Sì prevale con il 75%, ma la partecipazione non supera il 16,38. Eppure una questione di firme messe all'ultimo minuto potrebbe far saltare l'ostacolo del quorum

Il referendum per la messa al bando del servizio di trasporto pubblico a Roma, gestito in affidamento da Atac, sfiora i 400 mila votanti (386.785) ma non raggiunge il quorum fissato dal Campidoglio al 33,3% per questa consultazione popolare.
Il Sì prevale in maniera larga, attestandosi al 75% dei voti, ma il ricorso allo strumento di partecipazione diretta dei cittadini non sfonda nelle periferie, ovvero i luoghi che maggiormente subiscono il disagio quotidiano di corse saltate dei bus e di una ridotta velocità di esercizio che spesso amplifica la reale distanza dal centro cittadino.
Ma il quorum c'è o no?
Il dibattito nei prossimi giorni tra il comitato Sì Mobilitiamo Roma di Radicali Italiani e il Comune a 5 Stelle riguarderà la presenza o meno di un tetto minimo di votanti. Per il Campidoglio il quorum vale poiché la consultazione è stata indetta prima dell'entrata in vigore del nuovo regolamento comunale sugli istituti di partecipazione - che lo abolisce - mentre per i Radicali non va calcolato in quanto le nuove norme sono state firmate dalla sindaca lo stesso giorno del decreto di indizione del referendum. Un'incertezza normativa destinata a creare una nuova contesa, con Riccardo Magi, deputato di +Europa, tra gli animatori della consultazione che annuncia il ricorso al Tar per chiarire la questione.
Il risultato delle urne racconta una vittoria larga del Sì, con il 75% per il primo quesito e il 74% per il secondo e delinea ancora una volta una città spaccata in due con i Municipi I e II, centro storico e i quartieri 'bene' di Parioli e Trieste, dove la partecipazione al voto è stata più alta mentre le periferie più disagiate hanno disertato le urne.
Alle periferie il referendum non interessa
Nel Municipio II il Sì ha toccato la punta dell'88% dei consensi, nel primo l'85%, con una affluenza rispettivamente al 25,2% e al 20,7%. Nel Municipio VI invece, quello dei difficili quartieri di Tor Bella Monaca e Romanina, le presenze alla urne si sono fermate al 9,3% e il Sì al 60%.
Un dato che conferma i trend elettorali degli ultimi anni, che in periferia hanno premiato M5s e Lega e nel centro storico si è registrata l'unica zona di tenuta del centrosinistra. Dopo la sentenza di assoluzione di sabato nel processo per falso, Virginia Raggi esulta ("Atac rimane pubblica, dei cittadini") e incassa un nuovo punto a favore, dopo essersi schierata per il No al referendum senza di fatto partecipare alla campagna elettorale, confidando in un mancato raggiungimento del quorum.
Comunque soddisfatti i Radicali Italiani, per aver portato alle urne quasi 400 mila persone in una tornata referendaria di cui molti in città sono rimasti all'oscuro.
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