Amnesty Italia: preoccupati per Taser, in Usa 864 morti
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Amnesty Italia: preoccupati per Taser, in Usa 864 morti

Amnesty Italia: preoccupati per Taser, in Usa 864 morti

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(AGI) - Roma - "Sulla questione-taser c'e' un sentimento dipreoccupazione. Le esperienze vissute tra Usa e Canada non cilasciano tranquilli". Riccardo Noury, portavoce AmnestyInternational per l'Italia, commenta cosi' all'AGIl'approvazione dell'emendamento di Forza Italia sulla pistolaelettrica, che potrebbe presto entrare nell'equipaggiamentodelle forze di polizia italiane. "Dal 2001, data diacquisizione dal taser nel Nordamerica, i morti 'taserizzati'sono stati 864, e il 90% di questi era disarmato. Studi medicia nostra disposizione dimostrano come persone che soffrono didisturbi cardiaci, o in particolari stati di alterazioneemotiva e sotto sforzo, possono perdere la vita o riportaregravissime conseguenze se colpiti da questa arma. C'e' unrischio di un uso eccessivo e gratuito, ma c'e' anche lapossibilita' di non sapere chi si sta colpendo". "Altrofattore di preoccupazione - dichiara Noury - e' la facilita'con cui il Taser puo' rilasciare scariche multiple, che possonodanneggiare anche irreversibilmente il cuore o il sistemarespiratorio. C'e' piu' di un dubbio, dunque sul fatto chequeste armi siano effettivamente 'non letali', specie seadoperate con poco scrupolo". Sul come affrontare l'eventualeadozione del taser, Noury traccia una strada cauta ma non privadi preoccupazioni: "Prima di mettere a disposizione delle forzedi polizia questo tipo di arma andrebbe effettuato uno studiosui rischi di violazioni dei diritti umani a seguito del suoimpiego e andrebbe garantita una formazione specifica eapprofondita per gli operatori che ne venissero dotati. Maanche se venissero soddisfatte queste due richieste, il rischiodi violazioni dei diritti umani non verrebbe affatto azzerato.Si parla di arma sicura ed efficace, ma c'e' un lato B chegenera ansia e inquietudine". "Entreremo in contatto con leistituzioni - conclude Noury - per sollecitare una precisavalutazione dei rischi e per accertarci che i diritti umani nonvengano dimenticati". .
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