"Vogliamo comprare 90 aerei Alitalia, con i loro piloti e il personale di bordo"

L'amministratore delegato di Ryanair Micheal O'Leary riapre così l'ipotesi spezzatino, che al governo italiano non piace per niente (Il Sole 24 Ore

"Vogliamo comprare 90 aerei Alitalia, con i loro piloti e il personale di bordo"
 (Afp)
 Micheal O'Leary, ad Ryanair

"Per Alitalia è probabile uno spezzatino”. L’amministratore delegato di Ryanair, Michael O'Leary, ha riaperto il dibattito sulla vendita della nostra ex compagnia di bandiera. Lo scenario che rilancia, secondo quanto è stato diffuso da Bloomberg, è l’esatto opposto di quello sperato dal governo italiano: vendere Alitalia a pezzi. E a Ryanair interessano solo gli aerei, secondo quanto riporta il Sole24Ore. E questa opzione sarebbe possibile solo se la soluzione finale per l’azienda sia appunto la vendita ‘a pezzi’.

"Terremo la maggior parte del personale, piloti e ingegneri"

Ryanair, insieme a Lufthansa e Easyjet, è tra le aziende in prima fila per l’acquisizione di tutta, o in parte, di Alitalia. E O’Leary assicura di voler tenere "la maggior parte del personale Alitalia, in particolare piloti ed ingegneri". E anche il marchio Alitalia, decisione affatto scontata. 

"Un'offerta per 90 velivoli, con i loro piloti e l'equipaggio"

"Presenteremo un'offerta per i 90 velivoli, con i loro piloti, equipaggio di cabina, rotte, eccetera", ha continuato O'Leary nel breafing. L'offerta sarebbe comunque legata ad alcuni licenziamenti, modifiche alle condizioni del personale e rinegoziazione dei contratti di locazione. Poiché Ryanair usa esclusivamente Boeing, il personale di Alitalia sarebbe tenuto a "mantenere i 90 aerei Airbus", ha detto 'O Leary, che punta a utilizzare i velivoli italiani per il lungo raggio. Ryanair, che attualmente opera solo percorsi a corto raggio, avrebbe anche impiegato percorsi a lungo raggio sotto l'accordo. 

Franceschini: "Spezzatino errore gravissimo"

Il governo italiano, si è detto, non è favorevole all’opzione spezzatino. Lo ha ribadito il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini: “lo spezzatino di Alitalia - ha sottolineato in una nota - sarebbe un errore gravissimo e lo dico da ministro della Cultura e del turismo ribadendo la posizione più volte espressa dal governo”. e continua, citato dal Sole: “Alitalia, al di là della proprietà, è comunque il primo pezzo di Italia che accoglie i visitatori in arrivo da ogni parte del mondo: gli aerei sono infatti il primo il luogo dove iniziare ad apprezzare il cibo, il cinema, l'arte, la bellezza e lo stile italiano. Ecco perché lo spezzatino di Alitalia sarebbe un errore gravissimo”.



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