Dispersione, tubi rotti, soluzioni: tutta la verità sull'acqua di Roma
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Dispersione, tubi rotti, soluzioni: tutta la verità sull'acqua di Roma

Dispersione, tubi rotti, soluzioni: tutta la verità sull'acqua di Roma

Riccardo Luna
lago Bracciano (AFP) 
Foto: Annette Reuther / DPA  - lago Bracciano (AFP) 
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Virginia Raggi
Virginia Raggi
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Un'operazione trasparenza

 Lago di Bracciano, siccità
 Foto: Emanuele Perugini -  Lago di Bracciano, siccità

Il FOIA presentato da Agi al Comune di Roma e all'Acea

  1. elenco delle fonti di approvvigionamento utilizzate per il fabbisogno idrico di Roma Capitale (sorgenti, pozzi, fonti superficiali, ecc) con indicazione per ciascuna della relativa portata;
  2. dati relativi ai consumi idrici nel territorio di Roma Capitale per gli anni 2012-2017 con distinzione tra le diverse tipologie di consumo;
  3. ogni atto relativo al monitoraggio e al calcolo del fabbisogno idrico di Roma Capitale nonché di programmazione relativa ai fabbisogni idrici per gli anni 2017 e 2018;
  4. dati sulla percentuale di acqua potabile dispersa nella rete di distribuzione utilizzata nel territorio di Roma Capitale da Acea e Ato2; nonché sullo stato delle tubature con particolare attenzione alla anzianità.
  5. dati e/o proiezioni sul costo che sarà sostenuto da Roma Capitale, da Acea o ATO 2 in virtù dell’emergenza idrica in corso, con indicazione delle modalità di reperimento dei relativi fondi.

Rischiavamo un.. buco nell'acqua

 Luca Alfredo Lanzalone, presidente Acea
 Luca Alfredo Lanzalone, presidente Acea
 Il palazzo dell'Acea, quartiere Ostiense di Roma
 Il palazzo dell'Acea, quartiere Ostiense di Roma
  1. Per quanto riguarda le fonti di approvvigionamento utilizzate per il fabbisogno idrico di Roma capitale con indicazione per ciascuna della relativa portata, Acea spa ci ha mandato la tabella che vedete sotto. E’ di tutta evidenza che delle nove fonti di approvvigionamento, la principale è il Peschiera, nel reatino, (con una portata media giornaliera di oltre 9 metri cubi al secondo); seguita da Le Capore, sempre nel reatino (portata di 4,2 metri cubi al secondo); mentre il lago di Bracciano è all’ultimo posto con 0,3 metri cubi al secondo.
  2. Per quanto concerne i consumi idrici dal 2012 al 2017, Acea spa ha fornito i dati solamente per il 2015 e 2016 (vedi tabella), spiegando che per l’anno in corso “dovrebbe attestarsi sui livelli dell’ultimo anno”. E quindi 551,08 milioni di metri cubi. Inoltre Acea ci ha fatto sapere di non essere in grado in questo momento di distinguere le diverse tipologie di consumo, come avevamo richiesto.
  3. Avevamo inoltre chiesto di disporre “di ogni atto relativo al monitoraggio e al calcolo del fabbisogno idrico di Roma Capitale”. La risposta è stata la seguente: dato che per il 2017 le previsioni confermano il dato del 2016, “da qui la necessità di attuare ogni azione per limitare al massimo sprechi e dispersioni lungo la rete, soprattutto se dovessero verificarsi altri periodi così severamente siccitosi. Acea per questo motivo ha avviato a partire dagli ultimi tre mesi, su spinta del nuovo management, una ispezione massiva della rete idrica, come non è mai stata fatta”. Traduzione: il nuovo management (presidente Luca Alfredo Lanzalone, amministratore delegato Stefano Antonio Donnarumma), si è insediato nel maggio 2017: prima di allora una ispezione massiva dello stato della rete idrica non è mai stata fatta. Mai. La nota di Acea sul punto spiega così gli obiettivi di questa operazione: “Metà della rete, circa 3000 chilometri, è già stata controllata e il lavoro si concluderà in ottobre. Ad oggi sono state individuate 750 perdite occulte, che si traducono in una dispersione stimata di circa 250 litri di acqua al secondo. Tali perdite saranno tutte riparate entro la metà di questo mese di agosto. Ed entro la metà di ottobre recupereremo quasi 500 litri al secondo”. La cosa ha evidentemente un impatto rilevante sul destino del lago di Bracciano e qui Acea spiega chiaramente cosa accadrà: “Occorre considerare che a Bracciano, nel mese di luglio, abbiamo prelevato dal lago una media di 1100 litri al secondo, circa 300 litri al secondo in meno rispetto al luglio 2016 e questo rappresenta la prova più evidente dell’efficacia delle azioni di recupero intraprese da Acea”. Conclusione: “Il dato più importante è questo: con l’attività di ricerca e riparazione delle perdite e il reperimento di nuove fonti approvvigionamento idropotabili al momento non disponibili, siamo convinti di arrivare alla prossima estate senza alcuna necessità di attingere al lago”
  4. “La percentuale di acqua potabile dispersa nel territorio di Roma capitale è del 44,97 per cento”. Si tratta di un dato noto ma ugualmente sconvolgente: vuol dire che per ogni litro di acqua che i romani usano, c’è un altro litro che si è perso nella rete. Per quanto riguarda lo stato delle tubature, Acea ci ha informato di non essere in possesso di una “anagrafe dei tubi” ma di poter dire che “l’età media delle tubature è di circa 50 anni”; e che a prescindere dalla manutenzione straordinaria in corso, “sarà a breve avviata una capillare campagna informativa per sensibilizzare la cittadinanza ad un uso più responsabile dell’acqua”.
  5. Infine avevamo chiesto dati e proiezioni sul costo che sarà sostenuto da Roma Capitale, da Acea o da Acea ATO 2 in virtù dell’emergenza idrica in corso. La risposta è stata la seguente: “Per avviare ed eseguire opere di monitoraggio, riparazione, bonifiche e potenziamento impiantistico della rete gestita da Acea ATO 2, atti a scongiurare l’uso della fonte strategica di Bracciano, saranno necessari circa 80/100 milioni di euro che saranno reperiti all’interno del bilancio della società”.

Conclusioni

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