Perché l'Italia e altri 5 interrogativi sulla morte di Anis Amri
ADV
ADV
Perché l'Italia e altri 5 interrogativi sulla morte di Anis Amri
 Anis Amri attentatore Berlino (Afp)
 Anis Amri attentatore Berlino (Afp)
ADV
Roma - Sul web proliferano già le ipotesi di complotto sulla morte di Anis Amri, il tunisino di 24 anni considerato l'autore della strage che a Berlino è costata la vita a 12 persone, travolte da un tir in un mercatino di Natale. Amri è stato colpito a morte dopo che aveva sparato a un agente di pattuglia durante un controllo di routine in piazza I Maggio. Identificato grazie alle impronte, era appena arrivato dalla Francia, come dimostra un biglietto del treno trovato nel suo zaino.
ADV
  1. Come mai il ricercato numero uno in Europa si mette in viaggio e percorre circa 1500 km per giungere in Italia?
  2. Come mai gira di notte, quasi dimenticando di essere un latitante?
  3. Come ha potuto attraversare tre paesi senza essere intercettato e/o riconosciuto?
  4. È giunto sin qui perché poteva contare su una rete di appoggio?
  5. È venuto a morire su un marciapiede della periferia milanese perché aveva in mente di colpire anche qui da noi?
  6. Aveva un telefono che ora è nelle mani degli investigatori?

 Ucciso Anis Amri attentatore Berlino (foto Afp)
 Ucciso Anis Amri attentatore Berlino (foto Afp)
Amri arriva sulle coste italiane nel febbraio 2011, in piena primavera araba, a bordo di uno dei tanti barconi che approdano sulle rive lampedusane nei primi giorni di febbraio. È nato a Ghaza, in Tunisia, il 22 dicembre del 1992 e dunque sarebbe già maggiorenne. Alle autorità, però, mente sostenendo di avere ancora 17 anni. Dopo alcune settimane a Lampedusa il giovane viene spedito a Belpasso, in provincia di Catania, in un centro di accoglienza per minori. Qui viene ospitato in attesa che una commissione ministeriale valuti la sua richiesta d’asilo.
ADV