Chi è Sergio Scarpellini, re degli immobiliaristi romani
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Chi è Sergio Scarpellini, re degli immobiliaristi romani

Chi è Sergio Scarpellini, re degli immobiliaristi romani

di Andrea Cauti
Sergio Scarpellini 
Sergio Scarpellini 
Roma - Il ventre molle della Capitale, quello dove gli immobiliaristi fanno il bello e il cattivo tempo, muovendo soldi e interattenendo rapporti ambigui politici e funzionari, potrebbe fagocitare la giovane amministrazione pentastellata guidata da Virginia Raggi. Oltre a Raffaele Marra è stato infatti arrestato Sergio Scarpellini, che secondo l'accusa avrebbe dato all’ex capo del personale del Comune di Roma i soldi necessari per l’appartamento Enasarco, un attico acquistato con uno sconto di quasi mezzo milione di euro, sfruttando la dismissione del patrimonio immobiliare.
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Negli stessi giorni in cui il fedelissimo di Virginia Raggi comprava la casa – ricorda RaiNews.it - Scarpellini acquistava il vecchio appartamento del funzionario, pagandolo il triplo. “È una permuta indiretta, la fa chiunque”, diceva Marra a chi gli faceva notare la “fortuna” di acquistare una nuova casa e vendere in contemporanea la propria.
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Chi è Sergio Scarpellini, il 'fornaretto' che divenne immobiliarista
E’ uno dei più noti immobiliaristi romani. Titolare della società Milano 90, nonché appassionato di cavalli e proprietario di una grande scuderia, "La Nuova Sbarra". Dall’origine umile ("Io facevo il fornaretto”) all’ascesa nel mondo immobiliare (“Me so’ comprato un piccolo immobile, poi l'ho venduto, poi un altro e un altro ancora. E so’ diventato Sergio Scarpellini"). In una rara intervista concessa tre anni fa al Fatto Quotidiano, spiegava: “Io non sono né di sinistra né di centro o di destra, sono di tutti. Tifo per la Roma e vado a vedere pure la Lazio. Sono un imprenditore da larghe intese. Ma ricordi: chi lavora seriamente fa i soldi, io non conto sui politici. Se mi chiedono un aiuto, li aiuto, però loro non fanno nulla per me”.
Un personaggio che da vent’anni fa affari con la politica, con Montecitorio, Palazzo Madama e Campidoglio, ai quali affittava – scrive Huffington Post - proprio attraverso Milano 90 immobili a prezzi considerati esorbitanti, incassando in tre lustri 600 milioni di euro da Camera e Senato, mentre il Comune di Roma gli versava 15 milioni di euro l'anno. Un uomo legato al sistema dei poteri forti contro cui il neonato Movimento 5 Stelle fece una battaglia parlamentare nel 2013. La protesta portò all'approvazione di un emendamento che consentiva alle pubbliche amministrazioni la rescissione anticipata dei contratti di affitto. Iniziarono allora i guai per la società di Scarpellini che fu al centro della vicenda ‘affitti d’oro’.finienda sotto indagine per evasione dell'Iva (la Guardia di Finanza sequestrò 10 milioni di euro). Nel 2015 la Camera dichiarò chiuso il rapporto con la società Milano 90, proprietaria dei tre palazzi Marini, dopo che Sergio Scarpellini ha rifiutato la valutazione del canone di affitto fatta dall'Agenzia del Demanio, inferiore del 57% rispetto alla richiesta del locatore.
Nella trattativa fra Milano 90 e la Camera – ricorda Huffington Post - vengono trascinati anche i dipendenti di Milano 90, minacciando a più riprese il mancato pagamento degli stipendi. Nel mese di febbraio di quest'anno passano di mano le proprietà di prestigio della società immobiliare di Scarpellini: si tratta di una serie di palazzi storici a Roma che comprendono 8 immobili di valore nel centro, tra i quali Palazzo Marini, fino a pochi mesi prima affittato dalla Camera dei deputati. Il valore definito per la transazione è di circa 750 milioni. ‘Er sor Sergio’ – scrive Rainews.it - è proprietario di due milioni di metri cubi alla Romanina (dalle parti del Flaminio). La Romanina è il suo regno: ha ottenuto che questo quartiere quasi tutto abusivo a sud est della città fosse la sede di una delle 18 centralità previste dal Piano regolatore di Roma.
Per approfondire:
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