(AGI) - Roma, 3 set. - A distanza di poche ore dal tentatoomicidio avvenuto a Torrenova, un quartiere alla periferiadella Capitale, gli investigatori della squadra mobile e delcommissariato Romanina, insieme agli agenti del repartovolanti, hanno individuato e sottoposto a fermo di indiziato didelitto due dei presunti responsabili dell'agguato ai danni diun 25enne ferito da colpi di arma da fuoco mentre si trovava inauto. Gli accusati del tentato omicidio sono B.F.P., 41 anni, eC.C., 44 anni, entrambi originari di Palermo: con loro avrebbeagito una terza persona, attualmente ricercata. Subito dopo l'agguato, scattato nella notte tra l'1 ed il 2settembre in via Domenico Baccarini, gli agenti avevanoindividuato in una via adiacente un Suv, chiaramenteabbandonato in tutta fretta con le portiere aperte e conevidenti segni di speronamento: nelle immagini registrate daalcune telecamere di videosorveglianza si vedevano chiaramentedue uomini abbandonare l'auto e fuggire, mentre un terzo, conproblemi di deambulazione dovuti probabilmente all'impatto conl'auto della vittima, cercava anch'egli, seppur condifficolta', di dileguarsi. Da un controllo effettuato negliospedali della zona, gli investigatori hanno avuto conferma che un giovane, poco dopo i fatti, era dovuto ricorrere allecure mediche per alcune ferite alle gambe mentre, una voltarisaliti all'identita' di chi aveva noleggiato il Suv, si e'arrivati ad un appartamento d Riano al cui nterno sono statisorpresi B.F.P. e C.C.. Il ritrovamento di un revolver 38special provento di furto, molto probabilmente una delle armiutilizzate nel tentato omicidio, ha permesso di chiudere ilcerchio. Le ulteriori indagini effettuate hanno permesso diaccertare che le motivazioni del tentato omicidio sarebbero daricercare in ambito familiare. In particolare, i dissidi tra ilgiovane ferito e uno dei partecipanti all'agguato, suo zio,sarebbero da ricercare in un presunto debito non onorato daparte di quest'ultimo nei confronti del nipote, con leconseguenti richieste di danaro divenute sempre piu' pressantie minacciose. (AGI).