E' salito a nove il numero degli indagati per gli insulti via social al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: ai primi tre, Manlio Cassarà, Eloisa Zanrosso e Michele Calabrese, i pm di Palermo, Gery Ferrara e Marzia Sabella, che indagano per attentato alla libertà e offesa all'onore e al prestigio del presidente della Repubblica, hanno aggiunto altri sei nomi, individuati scandagliando i profili Facebook e Twitter dei primi inquisiti.
L'indagine è tutt'altro che conclusa: sono in corso verifiche su un centinaio di profili Facebook. I reati ipotizzati dal codice penale prevedono pene fino a 15 anni, collegate anche alle aggravanti che è possibile ipotizzare: i primi indagati avevano fatto riferimenti al fratello di Sergio Mattarella, ucciso dalla mafia, con offese anche a lui o con frasi che auguravano al Capo dello Stato di fare la fine di Piersanti Mattarella, assassinato quando era presidente della Regione siciliana, il 6 gennaio 1980.