Oggi è il solstizio d’inverno, il giorno più corto dell’anno durante il quale il sole a mezzogiorno sarà alla sua elevazione minima. Poi inizierà a salire fino ad arrivare all’elevazione massima sei mesi dopo in corrispondenza del solstizio d’estate, che segnerà anche il giorno più lungo dell’anno.
Sono concetti che abbiamo imparato sui libri ma che forse fatichiamo a visualizzare. Per rendere più palpabile il cammino del sole, vorrei utilizzare una foto straordinaria destinata ad entrare nel Guinness dei primati come l’esposizione più lunga della storia.
E’ stata fatta da Regina Valkenborgh con una attrezzatura rudimentale attaccata alla parete esterna dell’osservatorio Bayfordbury nel campus dell’università dello Hertfordshire, in Inghilterra, dove la studentessa stava facendo un master in Fine Art. Regina era interessata a sperimentare varie tecniche fotografiche (ha poi trasformato questo interesse nella sua professione) ed era particolarmente affascinata dall’uso della pin-hole camera, la macchina fotografica più semplice possibile composta da una scatola con un forellino che lascia entrare un piccolo fascio di luce che colpisce la parete opposta formando un’immagine.
Regina si era costruita una pin-hole camera con una lattina di birra che aveva foderato all’interno con carta fotosensibile. Un forellino nella parete della lattina aveva completato il primitivo apparecchio fotografico.
Mentre lo strumento è immobile nella sua posizione, il forellino lascia entrare un raggio di Sole che colpisce la carta sensibile. Ne risulta un punto luminoso che, durante una giornata serena, disegna un arco con il cammino del Sole dall’alba al tramonto e così via nei giorni successivi. Regina ha iniziato il suo esperimento nel settembre 2012 e forse si è dimenticata della lattina-macchina fotografica quando ha finito il suo master e ha lasciato l’Università.
https://images.agi.it/Il cammino del Sole registrato durante 2.953 giorni. Si tratta di un prodotto a bassissima intensità tecnologica ma trovo che l’effetto sia straordinario
L’apparecchiatura è stata ritrovata e recuperata da David Cambell , il tecnico responsabile della gestione dell’osservatorio, 8 anni ed un mese dopo l’inizio dell’esperimento trovando sulla carta fotosensibile la traccia di 2.953 passaggi del Sole che per 8 volte ha descritto il suo corso dal solstizio d’inverno (in basso) al solstizio d’estate (in alto). È incredibile che la carta non sia stata rovinata dall’umidità, ma, per ottenere risultati semplicemente straordinari , bisogna avere un po’ di fortuna e tanta pazienza (seppur involontaria).