Vi ricordate l’inizio drammatico del film “Il sopravvissuto” ? Gli astronauti stanno lavorando su Marte quando una terribile tempesta di sabbia oscura il cielo e causa la precipitosa ritirata che sarà l’inizio del dramma di Mark. Questa volta, il protagonista non è un astronauta bensì Opportunity, un Rover stagionato della NASA.
Il miglior rover della Nasa
Opportunity esplora la superficie di Mate dal gennaio 2004 e ha superato tutti i record di durata. Un eroe elettronico, gestito da un team di scienziati al JPL (Jet Propulsion Laboratory) della NASA che adesso sono in ansia perché Opportunity si trova nel mezzo di una tempesta di sabbia di dimensioni epiche.
Il rover ha mandato foto di un cielo sempre più oscurato e poi si è chiuso in un forzato silenzio perché i suoi pannelli solari hanno bisogno della luce del Sole per funzionare e fornire energia al sistema. Senza il Sole, il rover chiude i contatti e entra in modo sopravvivenza. L’unico strumento rimasto accesso è l’orologio di bordo che ricorderà al rover di controllare la carica delle batterie per decidere quando avrà sufficiente potenza per uscire dallo stato di ibernazione e riprendere le comunicazione con la Terra.
Una tempesta che potrebbe ricoprire tutto Marte
I satelliti in orbita (che non sono affatto disturbati dalla sabbia) mandano foto impressionanti. Una bella frazione della superficie del pianeta è interessato e la tempesta potrebbe anche crescere ad interessare l’intero pianeta.
Guardate questa animazione costruita con le foto di tutta la superficie di Marte fatte da Mars Reconnaissance Orbiter tra il 31 maggio e l’11 giugno. Si nota benissimo la nuvola rossastra di polvere che si sviluppa sopra Opportunity e cresce fino a lambire Curiosity che si trova dall’altra parte del pianeta, ma sta cominciando a vedere la presenza di sabbia nell’atmosfera marziana.
Il rischio è anche il congelamento
Ovviamente non sappiamo quanto durerà la tempesta di sabbia e quanto tempo ci vorrà a pulire l’atmosfera di tutta la polvere. Nel frattempo il povero Opportunity potrebbe avere molto freddo perché senza l’energia dei pannelli solari non può scaldare la sua strumentazione e l’ultima misura dava un bel -29°C. Con venti a 100 km all’ora, il rover non corre il rischio di essere sepolto dalla sabbia, solo quello di congelare.
Già una volta è sopravvissuto
Gli strumenti sono fatti per durare e Opportunity è un osso duro. Nel 2007 si è già trovato nel mezzo di una tempesta di sabbia e, dopo alcuni giorni di silenzio, è tornato in contatto con il centro di controllo. Adesso si incrociano le dita, sperando che la tempesta di sabbia non duri molto a lungo.
Tuttavia, in occasioni come queste, si capisce perché La NASA abbia scelto di equipaggiare Curiosity con un motore nucleare che funziona indipendentemente dai capricci del tempo marziano.