Chi sono i privati che hanno fretta di andare sulla Luna

Nel quadro del programma chiamato Commercial Lunar Payload Services (CLPS), la NASA ha firmato tre contratti (per un totale di 254 milioni di Dollari) con Astrobotic, Intuitive Machine e Orbit Beyond

luna nasa progetti privati
BRENDAN SMIALOWSKI / AFP
Nasa

La sfortuna di Beresheet, la prima sonda privata israeliana che avuto problemi con il motore di frenata e si è schiantata sulla Luna, non ha raffreddato l’entusiasmo di altre industrie che si vogliono lanciare nel business del trasporto di materiale e strumenti sulla superficie lunare.

L’entrata in gioco dei privati nel settore lunare è parte del nuovo piano di ritorno alla Luna della NASA che vuole massimizzare il rapporto costi benefici facendo trasportare i suoi strumenti da compagnie private. L’idea (o la speranza) è quella di riuscire ad abbassare i prezzi del trasporto attraverso un po’ di sana concorrenza.

È di pochi giorni fa l’annuncio che, nel quadro del programma chiamato Commercial Lunar Payload Services (CLPS), la NASA ha firmato tre contratti (per un totale di 254 milioni di Dollari) con Astrobotic, Intuitive Machine e Orbit Beyond. Un’occhiata ai siti vi permette di sapere tutto (o quasi) sui contratti NASA e sui piani delle tre compagnie.

Mentre Astrobotics e Intuitive Machines pianificano di allunare nell’estate 2021, Orbit Beyond ha come obiettivo di essere sulla Luna nel settembre del prossimo anno sfruttando il lander sviluppato Team Indus, una compagnia indiana che non ha potuto partecipare alla gara per il programma CLIP, mentre aveva preso parte al Google Lunar XPrize che, pur essendo stato cancellato, si sta rivelando un’ottima palestra per le ditte private con ambizioni lunari. 

L’idea è di avere, entro il 2024, una cadenza regolare di 3-4 missioni automatiche per la Luna dedicate al trasporto di strumenti forniti sia dalla NASA sia da altri. Infatti la NASA non sarà il solo cliente di questi missioni di allunaggio. Il lander di Astrobotic, che si chiama Peregrine, trasporterà 14 strumenti NASA insieme ad altri 14. 

Intuitive Machine e Orbit Beyond ne porteranno quattro e sia Orbit beyond sia Astrobotic avranno a bordo anche un piccolo rover non sviluppato dalla NASA.  Tutti pianificano di lanciare con i lanciatori di Space X

Naturalmente, la velocità di sviluppo e la frequenza dei lanci implica la possibilità di fallimenti (come è successo a Beresheet) ma questa eventualità è una variabile che entra nel nuovo approccio del ritorno alla Luna in collaborazione con i privati.

Meglio molte missioni (quindi molte possibilità di trasporto) a maggior rischio che poche molto più sicure.

È una rivisitazione della filosofia Faster Better and Cheaper che era stata tentata (senza successo) dalla NASA per le missioni marziane. Speriamo che funzioni per la Luna. 



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