Jeff Bezos ha cambiato le regole della corsa alla Luna
Il patron di Amazon, dopo avere illustrato il progetto di un lander capace di posarsi in qualunque punto della Luna portando sia carico sia uomini, grazie ad un design molto versatile, ha proposto persino di dare una mano alla NASA che sta un po’ arrancando a riorganizzare il suo programma di ritorno alla Luna per soddisfare le richieste del presidente Trump che vuole vedere astronauti americani sulla Luna entro il 2024

Dopo decenni di poco interesse, la Luna è tornata prepotentemente di moda e tutti pianificano nuove missioni lunari. Quest’anno cade il cinquantenario della prima visita da parte degli astronauti dell’Apollo 11 ed è un momento mediaticamente favorevole per annunciare piani relativi al ritorno alla Luna sulla quale nessun essere umano ha più messo piede dalla fine del progetto Apollo nel dicembre 1972.
Ho dedicato l’ultimo capitolo del mio libro Conquistati dalla Luna al rinascimento lunare parlando dei piani, non annunciati ma evidenti, della Cina, di quelli molto più mediatici ed annunciati della NASA e di Elon Musk ed ora apprendo che Jeff Bezos ha appena fatto una conferenza stampa per presentare al mondo il suo modulo di allunaggio al quale ha dato il bel nome di Blue Moon
Blue Origin is building the infrastructure needed to unleash the next generation of dreamers. I met these young people today, and the future is in great hands. #BlueMoon @clubforfuture pic.twitter.com/F2zPM5PngM
— Jeff Bezos (@JeffBezos) 9 maggio 2019
Se siete curiosi di sapere cosa sia la Luna Blu, è presto detto. Si tratta della seconda Luna piena nello stesso mese. Dal momento che due pleniluni distano di 29 giorni e mezzo, è chiaro che si tratta di un fenomeno relativamente raro. L’unico mese a non potere avere una luna blu è il povero febbraio, per tutti gli altri è un evenienza che succede una volta ogni due anni, da cui il detto once in a blue moon, per indicare qualcosa che avviene raramente.
Fino ad ora, Bezos aveva mantenuto un profilo abbastanza basso per la sua Blue Origin , la compagnia che ha fondato per costruire la strada perché i nostri figli possano costruire il futuro. Il primo passo sarà offrire a breve voli suborbitali a passeggeri facoltosi. Ora si sente pronto al grande balzo verso obiettivi più visionari. Non diversamente da Elon Musk, anche Bezos pensa a colonie spaziali con una preferenza per le colonie orbitanti, piuttosto che per quelle su un altro corpo del sistema solare. Tuttavia adesso si vuole lanciare nel business lunare e ha presentato il modulo di allunaggio (che potete vedere nel filmato sul sito.
Il visionario Jeff, dopo avere illustrato il progetto di un lander capace di posarsi in qualunque punto della Luna portando sia carico sia uomini, grazie ad un design molto versatile, ha proposto persino di dare una mano alla NASA che sta un po’ arrancando a riorganizzare il suo programma di ritorno alla Luna per soddisfare le richieste del presidente Trump che vuole vedere astronauti americani sulla Luna entro il 2024.
Come ho spiegato nel mio libro, i piani della NASA prevedevano un ritorno alla Luna non prima del 2026, ma adesso deve fare di necessità virtù, anche se le richieste di accelerazione del programma non sono state accompagnate da promesse di maggiori finanziamenti. Per portare a termine la missione Moon 2024 a budget costante, la NASA dovrà tagliare su altri fronti e questo preoccupa non poco i colleghi americani.
Suona strano leggere che Bezos, notoriamente in rotta di collisione con il presidente Trump, dica che lui e la sua compagnia sono disponibili a dare una mano. Non manca, però, di aggiungere una frecciatina quando spiega che lo possono fare perché hanno iniziato tre anni fa, dimostrando di avere una visione di lungo termine più lungimirante di quella dell’amministrazione che si è svegliata all’ultimo momento.
Giusto per sottolineare quando siano capaci di guardare lontano, ha aggiunto che il motore per decollare dalla Luna funzionerà ad idrogeno ed ossigeno, due elementi che si spera di poter ricavare dal ghiaccio dei crateri lunari, proprio per rifornire i veicoli lunari.
Difficile non condividere la visione di Jeff Bezos che vede grandi possibilità di crescita nelle spazio e non si vuole certo lasciare scappare l’occasione
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