AGI - Nuotare in alcuni laghi con acqua ferma può causare infezioni da legionella, un batterio associato a polmonite e altri problemi di salute. A lanciare l'allarme uno studio, pubblicato sul 'Canadian Medical Association Journal', condotto dagli scienziati dell'Università del Manitoba. Il team, guidato da Ashley Bryson, ha descritto il caso di un paziente di 77 anni, che aveva nuotato in un lago naturale in Iowa. L'infezione da legionella, spiegano gli esperti, rappresenta un pericolo per la salute pubblica a causa della sua capacità di diffondersi attraverso l'esposizione a specchi d'acqua naturali e bacini idrici artificiali. Chi nuota nelle acque ferme, aggiungono gli scienziati, deve essere consapevole dei rischi associati a questo patogeno.
La legionellosi si manifesta con febbre, affaticamento, sintomi respiratori e talvolta diarrea. I batteri della legionella prosperano nell'acqua calda e stagnante degli impianti idraulici, dei condizionatori d'aria, delle spa pubbliche e persino dei laghi e dei fiumi. La malattia può essere pericolosa in caso di età superiore ai 50 anni, storia di fumo, problemi cardiovascolari o renali cronici, diabete o sistema immunitario compromesso. Il paziente descritto nell'articolo aveva visitato l'Iowa due settimane prima di manifestare i primi sintomi. Dopo quattro giorni di debolezza, febbre, instabilità motoria e tosse, si è recato in pronto soccorso.
"La legionellosi dovrebbe essere presa in seria condizione dal personale sanitario - concludono gli autori - specialmente nei casi in cui la polmonite non migliora con la terapia standard".