Vorrei finire la settimana con una bella storia. Una di quelle storie che ci emozionano e ci fanno sentire orgogliosi di essere italiani. E’ la storia di Valentina Sumini, e ne abbiamo già parlato qualche mese fa perché faceva parte del team di ricercatori del MIT di Cambridge che aveva vinto la gara della NASA per progettare una nuova Stazione Spaziale Internazionale con dentro anche un hotel di lusso.
Valentina, che ha 31 anni ed è di Alessandria, ha appena vinto un’altra gara ancora più importante: progettare un sistema per farci vivere su Marte. Il progetto si chiama Redwood Forest che letteralmente vuol dire “foresta di sequoie”. Ce ne sono moltissime negli Stati Uniti di foreste così: quella marziana è costituita da una seria di cupole bianche che complessivamente potrebbero ospitare fino a diecimila persone sul pianeta rosso. Le cupole non sono grandissime, ma sono collegate da un sistema di tunnel sotterranei, che si dipanano come le radici degli alberi.
"Ogni cupola sarebbe autosufficiente utilizzando il ghiaccio, la terra e il sole per produrre tutto il necessario a vivere” ha detto Valentina dopo aver condotto il suo team di ricercatori alla vittoria. Vivere su Marte non sarà facile, in realtà: le condizioni ambientali del pianeta sono molto complesse come sa bene chi ha visto il film 'The Martian' con Matt Damon.
Ma il lavoro della Sumini e dei suoi colleghi è scienza non fantascienza. Un giorno ci arriveremo lassù. E tra l’altro molte delle intuizioni del progetto potranno nel frattempo essere realizzate sulla Terra per rendere possibile la vita in zone estreme come i deserti o i poli. O anche soltanto a coltivare più facilmente un orto dentro casa. Intanto mandiamo un applauso a questa ricercatrice italiana che ancora una volta dimostra il talento e la passione per il futuro dei nostri ragazzi. Loro in effetti lo dimostrano ogni volta che ne hanno l’opportunità, siamo noi che ce lo scordiamo.