Buon compleanno ArtBrussels!

Nata nel 1968, la fiera d’arte belga è la più antica fiera d’Europa per il contemporaneo. Dal 20 al 22 aprile ha riunito 147 gallerie, soprattutto internazionali, ma raddoppiando la partecipazioni delle gallerie locali rispetto all’edizione precedente.

Buon compleanno ArtBrussels!
foto: Laura Brunetti 
Ingresso della fiera all’interno del complesso
Tour&Taxis 

Ha 50 anni, ma il dinamismo e la vivacità sono sorprendenti. Si è chiusa domenica 22 aprile l’edizione 2018 di una delle più importanti fiere d’arte contemporanea d’Europa.

La sede è sempre lo splendido complesso Tour & Taxis costruito nel 1903, una imponente opera di ingegneria civile fatta di mattoni, ferro e vetro. All’inizio del secolo scorso, rappresentava uno strategico polo commerciale marittimo che utilizzava il canale poco distante. All’interno del polo si trovavano un centro doganale, la stazione ferroviaria e numerosi magazzini. A seguito dello spostamento del centro doganale, il complesso fu abbandonato. Dopo un lungo periodo di inattività è stato restaurato e oggi è utilizzato durante tutto l’anno per l’organizzazione di eventi culturali.

Ad ArtBrussels 2018 hanno partecipato 147 gallerie provenienti da 32 paesi. La presenza internazionale è forte come da tradizione con 33 paesi diversi. Quest’anno le gallerie internazionali hanno rappresentato il 68% (101 gallerie), ma il dato interessante da segnalare è la forte crescita della presenza di gallerie belghe, il 32% (46 gallerie), quasi il doppio rispetto al 2017.

La vivacità artistica di Bruxelles deriva dall’essere diventata ormai un punto nevralgico per artisti, collezionisti, galleristi, curatori e appassionati di arte di tutto il mondo.

Ma veniamo alla esposizione. Le gallerie, disposte in modo arioso e luminoso, sono state organizzate in quattro sezioni: DISCOVERY, per gli artisti emergenti con opere realizzate tra il 2015 e il 2018; PRIME e REDISCOVERY per gli artisti più conosciuti e affermati e gli artisti “riscoperti” dopo  un periodo di ombra; SOLO, per esposizioni monografiche.

La qualità dei lavori in generale è stata davvero notevole, con un accentuata presenza di pittura e una affermazione anche del figurativo. E ora qualche nome da segnalare (ma molto altro andrebbe evidenziato). Per la sezione PRIME, interessanti i due lavori di Mitja Tušek, artista sloveno presentato dalla galleria belga Albert Baronian; la tela grafica di Yannis Papadopoulos,  esposta dalla galleria greca Kalfayan; le sculture di Gianpietro Carlesso e l’opera in cera e lamine di palladio di Domenico Bianchi,  presentate dalla galleria londinese Ronchini; l’opera di Iván Navarro, un planisfero che si sviluppa in profondità realizzato con neon bianchi esposto dalla galleria belga Templon.

Per la sezione SOLO, da segnalare nello spazio della galleria La Patinoire Royale - Galerie Valérie Bach,  l’esibizione dell’artista Alice Anderson che, con la sua poetica e silenziosa danza di gruppo, tesse con sottili fili di rame esili colonne che richiamano i Nuhé, templi colombiani simbolo della relazione armoniosa tra persone e cosmo.

Per la sezione DISCOVERY la galleria statunitense The Hole propone una serie di opere grafiche di Johnny Abrahams; la galleria belga Levy.Delval promuove un giovane artista italiano, Alberto Aceto, che con le sue sculture in bronzo dalle linee e dai toni morbidi, è stato premiato appena una settimana fa in occasione del MiArt di Milano.

Bella e intensa anche l’esposizione “Inspiring  / Inspired: women in the Belfius art Collection” incentrata sul tema della donna come modella, musa ispiratrice o artista. Le opere sono state selezionate dalla collezione Belfius Wealth Management, importante banca sostenitrice di ArtBrussells.

 



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