Gli oceani coprono più del 70% della superficie terrestre. E sono invasi dalle navi. Letteralmente invasi. Lo dimostra questo sito, Marine Traffic, che monitora, in tempo reale, tutte le imbarcazioni del mondo. Si tratta di un progetto aperto che funziona grazie al contributo di una forte comunità di professionisti, data journalist e appassionati. Ben 18mila individui provenienti da 140 nazioni che hanno raccolto la sfida lanciata, nel 2007, da un professore greco, Dimitris Lekkas, che proprio dieci anni fa pubblicò per la prima volta quello che doveva essere un semplice esperimento.
Un database completo
Al servizio offerto da MarineTraffic accedono oggi oltre 6 milioni di utenti al mese. Ma questo non è l’unico numero che spiega l’importanza di questo database. In questo periodo di tempo vengono registrati 800 milioni di posizionamenti, 18 milioni di navi e 650mila elementi. Ovvero porti, fari e tutto quello che fa parte dell’universo marino. Ogni nave viene poi descritta nei minimi particolari: dimensioni, luogo in cui è stata costruita, tonnellaggio e numero IMO (International Maritime Organization) che la identifica a livello globale.
Le notifiche per gli utenti
La piattaforma invia ai suoi utenti circa 5 milioni di notifiche ogni mese. Si tratta di armatori, mediatori marittimi, commercianti e proprietari di merci che le usano per migliorare l’offerta commerciale nei confronti dei loro clienti. Dalla modifica della destinazione all’arrivo in prossimità di un porto, dagli alert che raccontano, passo dopo, il viaggio al cambio di rotta o di velocità.
Il tracciamento dei dati
Per raccogliere le informazioni viene utilizzato un sistema, chiamato AIS (Automatic Identification System). Uno standard mondiale che obbliga le navi di una certa dimensione a trasmettere attraverso un dispositivo alcuni dati importanti come posizione, carta d’identità del mezzo, velocità, rotta, stato dell’imbarcazione e destinazione. Dati che, sovrapposti e sistemati grazie alle API di Google Maps, permettono di creare una mappa molto dettagliata. Attraverso una partnership con Orbcomm, inoltre, MarineTraffic offre anche un impianto di localizzazione satellitare per quelle navi che, in giro per gli oceani, sono fuori dalla portata delle stazioni AIS costiere.
Marine Traffic non è l’unico sito che svolge un‘operazione di questo tipo. ShipFinder e Vessel Finder pur dando molte informazioni all’utente, presentano una piattaforma molto meno curata anche se offrono servizi molto simili, di cui quelli più avanzati a pagamento. FleetMon, invece, è una delle migliori applicazioni per iPad e iPhone per navigare per i sette mari.