Fatti di cronaca recenti (gli stupri mascherati da sedute spiritiche) e meno recenti (gli omicidi seriali compiuti dalle Bestie di Satana, una banda che agiva nella provincia di Varese, responsabile di induzione al suicidio e vari omicidi di matrice satanista) consiglierebbero di non avvicinarsi al mondo del Satanismo. Eppure questo esercita evidentemente un grande fascino su alcuni (soprattutto giovani), che iniziano coll’evocare la presenza dei trapassati e, qualche volta, attraverso questa esperienza diventano “prede del demonio”. Così Papa Francesco, che davvero non sembra un tipo impressionabile e credulone, ha ricordato ai futuri penitenzieri delle basiliche e dei santuari, che esiste la possibilità di fare ricorso agli esorcisti “laddove il confessore si rendesse conto della presenza di veri e propri disturbi spirituali. che possono anche essere in larga parte psichici, e ciò deve essere verificato attraverso una sana collaborazione con le scienze umane” . Il sacerdote, in questi casi, ha spiegato, “non dovrà esitare a fare riferimento a coloro che, nella diocesi, sono incaricati di questo delicato e necessario ministero, vale a dire gli esorcisti. Ma questi - ha aggiunto il Papa - devono essere scelti con molta cura e molta prudenza”.
Quasi dieci milioni di italiani preda dell'occulto
"Le richieste di esorcismo sono aumentate in maniera significativa", conferma Valter Cascioli, psichiatra che svolge anche il servizio di portavoce dell’Associazione Internazionale Esorcisti che dal 2014 ha ricevuto l’approvazione pontificia attraverso la Congregazione per il Clero. "In base a recenti statistiche - spiega - è emerso che sono quasi dieci milioni gli italiani che ricorrono, o lo hanno fatto almeno una volta, a maghi e ad operatori dell’occulto".
Cascioli, da buono psichiatra, invita a molta prudenza: “per poter dirimere i casi di possessione è necessario che il medico specialista sia adeguatamente formato e abbia maturato un’esperienza in demonologia ed esorcistica”, spiega rilevando che “la vera possessione diabolica può mimetizzarsi fino a confondersi dietro i sintomi di una malattia naturale di origine organica, di frequenti malesseri più o meno imprecisati, apparentemente di natura psicologica o francamente psichiatrica, ad esempio la schizofrenia e lo sdoppiamento della personalità”. “I casi veri e seri ci sono e richiedono tempo. Ne bastano 3-4 per avere gran parte della settimana occupata. Perché le persone le incontriamo settimanalmente, si parla, poi si prega. L’esorcismo è preghiera... Serve tempo, preghiera e fede per uscire dalla sofferenza”, racconta uno dei membri dell’associazione, tenuto dal suo vescovo a non rilasciare dichiarazioni pubbliche. Gli studiosi distinguono livelli diversi di “disturbi di origine demoniaca”.
Dall'infestazione alla possessione
“A volte il fenomeno è su due piani, fragilità psichica e altro, non riconducibile a fragilità. Il disturbo più lieve - spiega il sacerdote - è l’infestazione, quando la persona avverte intorno presenze sinistre”. Il secondo è la “vessazione”: la persona percepisce rumori, oggetti che si muovono, forme di “assalto” durante il sonno. Poi c’è l’ossessione, l’azione demoniaca che aggredisce la psiche. Infine le vere possessioni: quando lo spirito demoniaco esercita un potere per cui durante la preghiera la persona perde la coscienza di sé, assume fisionomia e voce altra, parla lingue sconosciute”. “L’esorcista - confida - è cosciente di agire in nome di Cristo e della Chiesa. Mentre va dai maghi chi è in posizione pregiudiziale nei confronti della Chiesa...”. E questa scelta può aprire la porta alla tragedia (personale e familiare) di una possessione diabolica.
I rischi delle religioni alternative
Giuseppe Ferrari, segretario nazionale del Gris, “segnala come rischiose alcune forme di religiosità alternativa. quali l’esoterismo, l’occultismo, il vampirismo, l’ufologismo, la stregoneria che - mette in guardia - hanno un forte impatto sul mondo giovanile, sempre più attratto da imbonitori che vogliono solo dominare le coscienze, anziché da Cristo”. Esistono infatti numerose vie che aprono le porte al Maligno, sostiene la criminologa Beatrice Ugolini, a partire dalla magia divinatoria, cioè tutti quei riti che hanno a che fare con la predizione del fututo. “Si pensa, a volte in buona fede, che la lettura dei tarocchi o il lancio delle rune (lettere di un antico alfabeto di origine germanica incise su pietra, legno o cristallo, ndr) siano innocui mentre invece sono riti magici a tutti gli effetti perchè si fa appello a forze demoniache”. Pratiche particolarmente rischiose sono poi “l’evocazione dei demoni che richiede un sacrificio di sangue” e “la convocazione dei defunti”. Fa parte di questo secondo ambito “lo spiritismo, una forma che si tramanda dalla fine dell’800, dove il mago viene sostituito da un ‘medium'”. “Bisogna fare molta attenzione perchè la stessa dottrina spiritica ammette che gli spiriti evocati possono mentire e che dunque quello che si presenta non sia chi dice di essere”, ha avvertito Ugolini sottolineando che “lo spiritismo è una delle porte maggiormente aperte alla possessione diabolica”.
Anche per padre Francesco Bamonte, presidente dell’Associazione internazionale esorcisti, sebbene il più delle volte “la gente sia animata solo da vane paure, per cui ha bisogno semplicemente di essere tranquillizzata e invitata a una vita cristiana autentica”, i contatti con alcuni operatori dell’occulto, ” che a differenza dei semplici truffatori sono realmente collegati con il mondo demoniaco, possono provocare non solo condizionamenti psicologici e comportamentali che minano l’integrità psicofisica delle persone, ma possono anche renderle soggette ai fenomeni diabolici straordinari della possessione, dell’ossessione, della vessazione e dell’infestazione”.