Europei, l'unica possibilità per gli azzurri del basket è giocare come... le azzurre
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Europei, l'unica possibilità per gli azzurri del basket è giocare come... le azzurre
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Ripartire dall'esempio delle donne

Gli infortuni e le caratteristiche

Proviamo, quasi per gioco, a elencarli:
  • Entrambe hanno perso troppo presto la loro principale guida, nello spogliatoio e fuori, a causa di una frattura. La mano di Gallinari, per averle inopinatamente date a un olandese in un'amichevole e la mandibola di Laura "Chicca" Macchi, per averle sfortunatamente prese durante il match d'esordio con la Repubblica Ceca.
  • Entrambe hanno un problema sotto canestro per colpa dei pochi centimetri dei propri lunghi. Niccolò Melli è atteso ad un ulteriore salto di qualità, dopo quelli fatti negli ultimi 12 mesi, ma le incognite per Messina si chiamano Cusin (prima escluso e poi richiamato vista l'impalpabile presenza di Cervi nelle amichevoli) Biligha e Burns. Se i tre riusciranno a comportarsi come Formica, Penna e Cinili, uscite dalla panchina per dare riposo a Kathrin Ress, con il giusto piglio avremo molte più possibilità di andare avanti.
  • Entrambe hanno nelle guardie-ali tiratrici la migliore carta da giocare. Belinelli-Datome da una parte, Sottana-Zandalasini dall'altra. Toccherà a loro provare non solo ad accendersi ma anche ad accendere l'intera squadra, senza eccedere in troppi isolamenti e forzature.
  • Entrambe hanno in regia due giocatori che non si sono mai risparmiati, buoni difensori, ottimi esecutori. Daniel Hackett e Francesca Dotto. Manca del genio puro, quello che molte altre squadre, anche grazie ai giocatori passaportati (spesso americani) hanno nel ruolo di playmaker.
  • Entrambe sono arrivate in quest'estate con la sensazione della fine di un ciclo. Allenatori in partenza e la consapevolezza, da settembre, di iniziare una nuova fase. Le donne si sono prese delle ottime soddisfazioni dando indicazioni al nuovo allenatore, Marco Crespi, gli uomini sono attesi alla stessa reazione d'orgoglio.
  • Entrambe sono partite senza nessun obiettivo se non quello di provare a superare il girone e, da lì, giocarsela con tutti. Le ragazze ci sono riuscite, i ragazzi non possono essere da meno visto anche il girone abbordabile: Lituania in pole, poi bagarre con Germania, Georgia, Israele e Ucraina per altri tre posti.

Una questione di atteggiamento

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