È boom di posti di lavoro creati nel settore delle energie rinnovabili negli Stati Uniti. Nel prossimo decennio (dal 2016 al 2026), il lavoro per gli installatori di pannelli solari e i tecnici di turbine eoliche raddoppierà. Lo scrive Quartz prendendo spunto da un'analisi di Bloomberg fatta sulla base del report biennale sul lavoro effettuato dal Bureau of labor statistics americano. Il sito ironizza sul fatto che accada tutto questo "nonostante alcune persone vorrebbero vedere la rinascita dell'industria del carbone negli Stati Uniti". Il riferimento, per niente velato, è al presidente Donald Trump che oltre a non aver ratificato l'intesa sul clima di Parigi, in casa propria ha deciso di rottamare tutte i provvedimenti 'green' dell'amministrazione Obama e puntare sul carbone. "Con me si mette fine alla guerra al carbone. Rimetteremo i minatori a lavorare", ha detto.
Tornando all'analisi di Bloomberg, la spinta maggiore alla crescita dell'occupazione (in totale nel decennio i posti in più saranno 11,5 milioni) viene proprio dal rapido incremento della capacità solare, aumentata negli ultimi 10 anni mediamente del 72% all'anno. Nel 2016 l'industria del solare ha impiegato oltre 260.000 americani. Ebbene questo numero è destinato a raddoppiare: +105,3% per gli installatori di pannelli solari, +96,1% per i tecnici di turbine eoliche, al terzo posto, molto più distaccati, gli infermieri a domicilio (+46,7%). "Ma il governo americano ha la capacità di sottovalutare la spettacolare la crescita dell'energia rinnovabile", conclude Quartz lasciando intendere che i numeri riguardanti la capacità installata e i posti di lavoro potrebbero essere molto maggiori.
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