Il codice a barre con le info giuste per la differenziata. Il progetto Junker App
- Codice a barre
Contenitori diversi, norme differenti da Comune a Comune, imballaggi da scomporre in più parti: la raccolta differenziata rischia di gettare nel panico i cittadini, alle prese non solo con la divisione dei rifiuti ma anche con i calendari comunali della raccolta. Con il rischio di multe, in alcuni casi, molto salate.
Prova a dare un aiuto ai cittadini Junker, app che grazie ad un codice a barre riconosce quello che stiamo gettando e anche se si è in regola la normativa locale. A svilupparla Giunko, una startup di Bologna che si occupa di soluzioni cloud-based, co-fondata da Noemi e Benedetta De Santis, Giacomo Farneti e Todor S. Petkov. "Junker? E' un sistema informativo, non solo un'app" ha spiegato proprio Noemi De Santis. Ad utilizzarla sono già 400 Comuni (circa 6 milioni di utenti), fra cui Torino, Ancona, Bolzano, Cagliari.
Dare "ai cittadini le informazioni giuste per smaltire nel modo corretto con un sistema pratico, che ruota attorno ad un codice a barre con i dati dell'oggetto" questa la mission del progetto per Noemi De Santis. Scansionando il codice a barre del prodotto o dell’imballaggio, Junker lo invidua grazie ad un database interno "che riconosce 1,5 milioni e mezzo di prodotti", ne indica la scomposizione nelle materie prime e i bidoni a cui sono destinati. I cittadini che utilizzano l’app poi possono anche segnalare i punti di raccolta del territorio dove è possibile conferire abiti, pile, farmaci, RAEE.
"E' un servizio che permette anche di risparmiare - ha aggiunto De Santis - molti Comuni infatti modulano la tariffa dei rifiuti dei cittadini in base al livello di indifferenziato che conferiscono". Non solo. Secondo i dati ISPRA del 2014, con un aumento del 1% della raccolta differenziata, un Comune può risparmiare fino a 4 euro all’anno per ogni cittadino.
Biscotti, latte, caffè e patatine
Fra i prodotti che sollevano più dubbi (quelli più scansionati), ci sono biscotti, latte, caffè, succhi di frutta, patatine, ma anche il barattolo dell'orzo, le capsule del caffè, le bottiglie in PET o Mater-Bi con etichetta di carta. Che fare con il Tetrapak che in alcune Regioni si smaltisce insieme alla carta e in altre con la plastica? La piattaforma è anche aperta ai nuovi prodotti "e la possibilità per gli utenti di inserire altri oggetti. Con noi la differenziata non ha più scuse".