Aceto balsamico di Modena, il fascino dell'eccellenza
ADV
ADV
Aceto balsamico di Modena, il fascino dell'eccellenza
L'aceto balsamico di Modena IGP è un prodotto dalle origini antichissime e allo stesso tempo estremamente contemporaneo per la sua versatilità e il suo modo di proporsi al consumatore, un prodotto che non può essere definito un semplice condimento, seppur pregiato, ma un alimento vero e proprio dietro al quale si cela una storia secolare ed estremamente affascinante, che ciascun produttore racconta attraverso la propria esperienza, spesso tramandata per generazioni nella stessa famiglia.
ADV

Un'eccellenza del 'Made in Italy' agroalimentare

ADV
Una eccellenza del territorio che rappresenta un simbolo del Made in Italy agroalimentare nel mondo, stabilmente ai vertici della top ten dei prodotti più “pesanti” nel paniere delle DOP e IGP a livello globale. A parlarci dei progetti presenti e futuri della Denominazione, il Direttore Generale del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP Federico Desimoni.
Come si è chiuso il 2016 per il comparto e quali fattori hanno influito su tale risultato?
Nonostante la generalizzata stagnazione dei mercati il prodotto Aceto Balsamico di Modena IGP ha dimostrato di saper reggere e reagire, aiutato certamente anche dalla forte vocazione all’export che veicola verso i mercati internazionali circa il 92% della produzione. Quello dell’Aceto Balsamico di Modena IGP è oltretutto un settore strategico non solo per i 72 produttori, ma per lo sviluppo economico di tutto il territorio e rappresenta un importante punto di riferimento per chi questa terra la vive.
Ci può fornire qualche cifra più precisa?
Oltre 94,2 milioni di litri per il prodotto certificato equivalenti a 1,30% in più rispetto al 2015, di cui quasi 74 milioni di litri - ovvero +1,91% sul 2015 - indirizzati verso l'imbottigliamento e i restanti in affinamento e invecchiamento. A scattare questa fotografia è il report annuale elaborato dal Consorzio e presentato nei giorni scorsi all’Assemblea dei Soci, in cui si leggono oltre al dato generale altresì le specifiche sui volumi della produzione di mosto fresco destinato alla filiera ABM che crescono del 19% circa passando da 210.276 a 249.844 tonnellate, così come la produzione di mosto cotto e concentrato destinato alla filiera di ABM che passa da 44.120 a 47.359 tonnellate corrispondenti a un +7,34% sull’anno precedente.
Per l’anno in corso, rispetto al 2016, il Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP ha nuovi progetti in cantiere? Se si, di cosa si tratta?
Per il 2017 abbiamo avviato nuovi importanti progetti di comunicazione e promozione sui mercati di Italia, Germania, Francia e Stati Uniti. In quest’ultimo soprattutto è appena partito un progetto che durerà ben 36 mesi, ovvero fino ad aprile 2020: si tratta del Progetto USA sulla promozione e valorizzazione dell’Aceto Balsamico di Modena IGP, che interesserà gli stati di New York, California e Florida, coinvolgendo istituti culinari, chef e blogger in eventi e attività web e sui social network.
Sui mercati europei c’è qualche progetto in progress?
Più di uno. Al momento è in corso un progetto partito a gennaio della durata di 12 mesi relativo alla comunicazione al consumer sia sul web che attraverso i canali tradizionali in Italia, Germania e Francia; stiamo concentrando la nostra attività in particolare sulle piattaforme social. Si tratta di un
progetto reso possibile grazie al finanziamento PSR-RER, che si configura come elemento di continuità nell’attività di promozione internazionale già avviata da anni dal Consorzio di Tutela, anche nell’ottica di meglio monitorare i Mercati. Inoltre, è importante sottolineare che proseguono con sostanza le operazioni di controllo antifrode sia sui canali di distribuzione tradizionali, sia sul web in Italia e in alcuni Paesi esteri, grazie a partnership già attive e proficue con appositi organismi di vigilanza.
Esistono dei dati relativi a siffatti controlli?
Nel report curato dal Consorzio trovano altresì trattazione i dati relativi alle azioni di tutela e vigilanza intraprese dallo stesso nell’anno appena concluso: 180 ispezioni presso GDO, supermercati, negozi specializzati, fiere e produttori e 13 controlli sulla produzione di composti con ABM IGP. Nel frattempo, continua senza sosta anche l’attività di controllo di CSQA Certificazioni che nel corso del 2016 ha effettuato circa 500 visite ispettive corrispondenti a quasi 2.000 prelievi di prodotto atto a divenire Aceto Balsamico di Modena IGP e di mosto cotto e/o concentrato. In collaborazione con i più importanti Consorzi DOP e IGP italiani abbiamo svolto inoltre un’importante attività di monitoraggio congiunto, che nel biennio 2016/2017 interesserà 990 punti vendita di nove paesi europei, per 5.000 controlli e circa 22.000 referenze.
La comunicazione attraverso i canali tradizionali rimane importante per il vostro lavoro, tuttavia, i social rappresentano un canale su cui il Consorzio investirà nel futuro?
I social oggi hanno nel panorama dei canali di comunicazione un ruolo ancora nuovo ma in estremo fermento. Dialogare con i consumatori in modo più easy certamente è un modo per avvicinarsi sempre più a loro e informare in qualche modo le loro scelte. Ed è importante andare di pari passo
in tale direzione in Italia come sui mercati internazionali: uno dei progetti del Consorzio in via di sviluppo è infatti quello di lanciare una Global Page FB che sia comune a Italia, Germania, Francia e Stati Uniti.
L’ultima assemblea dei soci ha altresì apportato modifiche al disciplinare di produzione e allo statuto consortile. Di cosa si tratta?
Per quanto riguarda lo statuto consortile, la modifica è relativa al recepimento della nuova normativa sulle quote rosa negli organismi rappresentativi a partire dal prossimo mandato elettivo, per il quale sarà garantito pari accesso a candidati di ambo i sessi, mentre per il disciplinare di produzione le novità riguardano principalmente nuovi strumenti di controllo e garanzia per il consumatore.
ADV