di Andrea Marcelloni*
Storia della linguistica cinese
Giorgio Casacchia, Mariarosaria Gianninoto
Cafoscarina, 2012
€ 30,00
Roma, 27 mar.- Un titolo che secondo me non dovrebbe mai mancare nello scaffale di un orientalista è la “Storia della linguistica cinese”, pubblicato nel 2012 da Giorgio Casacchia e Mariarosaria Gianninoto per Cafoscarina.
Si tratta di un'opera importante che ha richiesto non poco lavoro agli autori, anche in termini temporali. D'altronde Giorgio Casacchia aveva già dedicato diversi anni alla realizzazione del Grande Dizionario Cinese-Italiano (pubblicato, con la collaborazione del prof. Bai Yukun, nel 2008 per l'IsIAO e successivamente riedito da Cafoscarina in un'edizione leggermente ridotta), mentre Mariarosaria Gianninoto aveva pubblicato il “Dizionario di scienze sociali Cinese-Italiano” (ObarraO, 2010). Una coppia di autori perfetta per poter dar vita a questo lavoro.
Inutile ricordare che la Cina presenta una delle tradizioni linguistiche più antiche del mondo, con più di duemila anni di sviluppo quasi ininterrotto. In antichità la lingua era strettamente legata con il potere politico e l'amministrazione statale e gli stessi funzionari erano spesso anche letterati. Di conseguenza i primi studi sulla lingua cinese vennero realizzati proprio da studiosi/funzionari che, per esigenze professionali, finirono per dagli un taglio molto pratico. Si trattava per lo più di lunghe casistiche e compilazioni da consultare in caso di necessità. Anche il sistema dei concorsi e degli esami per accedere alla carriera mandarinale istituiti in età imperiale contribuirono molto alla diffusione dello studio della linguistica presso i letterati che, non dimentichiamolo, avevano grandi biblioteche che lasciavano in eredità ai propri discendenti.
Il testo analizza in modo dettagliato e scrupoloso la storia degli studi sulla lingua cinese effettuati dalle origini fino alla fine del XIX secolo. Ovviamente, data la lontananza geografica e culturale tra Occidente ed Oriente, per gran parte del periodo preso in esame gli studi sul cinese furono realizzati da studiosi asiatici. L'Europa infatti – ci ricordano subito gli autori – si interessò a questa lingua solamente a partire dal Cinquecento, soprattutto grazie ai primi missionari europei di stanza in Cina.
Strutturato in nove capitoli, il libro conduce il lettore attraverso un viaggio nel tempo, partendo dalla linguistica delle epoche Zhou e Han, passando per la linguistica medievale, le epoche Sui e Tang, la linguistica Song, Yuan e Ming, fino ad arrivare all'incontro vero e proprio con la cultura occidentale ed al periodo del tardo impero. Un ultimo capitolo è dedicato infine alla sinologia occidentale in epoca Qing.
Vi sono infine tre interessanti appendici (i cinque classici, Cenni di fonologia storica e il mito della scrittura) e ovviamente una ricca bibliografia.
L'analisi della linguistica cinese a partire dal XX secolo invece, verrà trattato dagli autori in un secondo volume, di prossima pubblicazione.
Vi aspetto in libreria.
Gli autori
Giorgio Casacchia si occupa di letteratura classica cinese, storia della linguistica e lessicografia. Ha insegnato lingua cinese dal 1989 al 2000 e filologia cinese dal 2000 presso l'Orientale di Napoli. Dal 2008 è stato addetto culturale presso l'Istituto Italiano di Cultura di Shanghai e dal 2009 Direttore della sezione di Shanghai dell'IsIAO. Ha pubblicato numerosi articoli e saggi.
Mariarosaria Gianninoto è maitre del conférences di cinese e studi cinesi all'Università Stendhal di Grenoble, membro del Laboratoire de linguistique et didactique des langues étrangères et maternelles (Lidilem). Esperta in lessicologia, lessicografia e storia della linguistica, ha pubblicato numerosi articoli e saggi su questi argomenti.
*Andrea Marcelloni, sinologo, è il proprietario di Orientalia, la libreria di Roma specializzata in orientalistica. Si trova in via Cairoli, 63, nel cuore dell'Esquilino. Ogni settimana Andrea Marcelloni offrirà ai nostri lettori spunti di lettura.
27 marzo 2014
© Riproduzione riservata