di Andrea Marcelloni
La religione della Cina
La tradizione vivente
Kristofer Schipper
Traduzione e curatela: Carlo Laurenti
Astrolabio-Ubaldini, 2011
€ 30,00
Roma 15 nov. - Quando ero ragazzo, come molti miei coetanei inesperti di cultura orientale pensavo che i cinesi fossero tutti atei o confuciani, o al massimo buddhisti. Nulla di più errato. Eppure questa è l'idea che per secoli abbiamo avuto in occidente della Cina, e che molti hanno ancora oggi.
“La religione della Cina”, edito in Francia nel 2008 e pubblicato in Italia da Astrolabio-Ubaldini nel 2011, è stato scritto da uno dei massimi studiosi contemporanei della cultura e della religione cinesi e sicuramente può aiutare il lettore inesperto a comprendere meglio molti aspetti e caratteristiche di quella che oggi è considerata, anche alla luce delle recenti scoperte archeologiche, la vera religione della Cina: il taoismo. Ma anche per i più 'esperti' il libro presenta sicuramente un'opportunità per approfondire la conoscenza di questa dottrina.
Come ricorda l'autore Kristofer Schipper già a partire dall'introduzione del libro, il dibattito sull'origine della religione in Cina e sull'esistenza di una religione autoctona cinese fu avviato dai missionari gesuiti nella prima metà del XVII secolo (e poi ripreso, nel XIX secolo, dai protestanti). Agli occhi di Matteo Ricci e dei suoi confratelli, lo stato-impero cinese fondato su una filosofia umanistica – il confucianesimo – e amministrato da un'élite di funzionari-letterati illuminati che avevano la missione di civilizzare le masse illetterate, dovette assomigliare molto alla loro concezione di Chiesa cattolica. Di conseguenza, l'errata conclusione che il confucianesimo era la vera religione della Cina, assolutamente compatibile, tra l'altro, con la fede cristiana.
L'errore, secondo Schipper, fu proprio qui. Prendere la Cina imperiale come modello generale di riferimento, senza considerare bene quello che era successo nel periodo pre-imperiale (periodo che ricopre circa la metà della storia della Cina). Così, le scoperte archeologiche degli ultimi decenni, unite alle ricerche sul campo, hanno riportato alla luce la lunghissima storia del taoismo e constatato il suo evolversi senza soluzione di continuità fino ai tempi moderni.
Il libro propone una serie di articoli e saggi scritti da Schipper durante le sue ricerche sul campo a Taiwan (dal 1962 al 1970) e pubblicati successivamente al 1982 (anno di pubblicazione in Francia del “Corpo Taoista”, l'altra opera di Kristofer Schipper sull'argomento) e a Pechino (dal 1990 al 1998). In più, un saggio inedito in cui vengono presentate le origini e lo sviluppo del taoismo proprio alla luce delle più recenti scoperte.
Vi aspetto in libreria.
L'autore
Kristofer Schipper, (Järnskog, 1934), è un sinologo olandese, membro della Royal Netherlands Academy of Art and Sciences, professore emerito di Studi Orientali presso l'Università di Leiden e di Studi Religiosi alla Sorbonna. Insegna anche in Cina, presso l'Università di Fuzhou e al College di Zhangzhou. Nel 2001 ha fondato a Fuzhou la prima biblioteca specializzata in letteratura, arte e cultura occidentali (Library of the Western Belvedere - Xiguan cangshulou), che raccoglie oltre 25.000 titoli.
Di Schipper Astrolabio-Ubaldini ha pubblicato anche la sua principale opera, “il corpo taoista” (1983).
15 novembre 2013
© Riproduzione riservata