di Andrea Marcelloni*
Centosedici cinesi, circa
Thomas Heams-Ogus
Archinto, 2011
€ 14,00
Titolo originale: Cent seize Chinois et quelques
Traduzione di Francesco Bergamasco
Roma, 19 lug. - Questa settimana voglio parlarvi di un libricino di 154 pagine che, uscito nel 2011, aveva catturato subito la mia curiosità. Dato che tre settimane fa ho recensito "Immigrati cinesi a Roma", in cui vengono analizzati i rapporti tra italiani e cinesi, mi è sembrato quanto mai logico andare a riprendere sullo scaffale il libro di Thomas Heams-Ogus "Centosedici cinesi, circa".
Si tratta di una storia realmente accaduta, che ci racconta anche molto del nostro paese e del nostro passato storico. Nel 1941 la Cina, in quanto stato nemico del Giappone (nostro alleato nell'Asse), viene dichiarata nemica dell'Italia e, di conseguenza, i pochi cinesi presenti sul nostro territorio – per lo più migranti e piccoli commercianti fuggiti in cerca di fortuna - vengono catturati e portati in un campo di prigionia in un ex-monastero a Isola, ai piedi del Gran Sasso, in Abruzzo.
In realtà in questo piccolo paesino a pochi chilometri da Teramo non esisteva un vero campo di concentramento, non esisteva una vera prigione e non c'erano sbarre alle finestre del convento che "ospitava" i circa centosedici prigionieri orientali, cosicché questi potevano muoversi piuttosto liberamente. E anche gli abitanti locali, con cui i rapporti erano sporadici e difficili, li guardavano con rispetto.
Ma la vita di questi individui travolti dalla Storia cambiò nuovamente nell'estate del 1943, con il crollo del regime fascista. Alcuni decisero di rimanere, altri scapparono, altri ancora si unirono alla resistenza…
Tutti gli eventi sono descritti dall'autore in terza persona, non ci sono mai dialoghi diretti: eppure questa peculiarità stilistica dà al libro una sua forza. Le emozioni dei personaggi – anche degli abitanti di Isola - sono sempre al centro della narrazione. Le paure, i ricordi ed i sentimenti accompagnano il lettore alla scoperta di una storia che cinesi ed italiani hanno in comune, e che non sono in molti a conoscere. Io, ad esempio, fino al 2011 non la conoscevo.
Il libro si chiude con l'elenco dei nomi dei prigionieri, come per restituire ai protagonisti l'individualità che la Storia aveva cancellato.
Vi aspetto in libreria.
L'autore
Thomas Heams-Ogus (1976), è un biologo francese. "Centosedici cinesi, circa" è il suo primo romanzo.
*Andrea Marcelloni, sinologo, è il proprietario di Orientalia, la libreria di Roma specializzata in orientalistica. Si trova in via Cairoli, 63, nel cuore dell'Esquilino. Ogni settimana Andrea Marcelloni offrirà ai nostri lettori spunti di lettura.
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