IN MOSTRA A ROMA OLTRE 100
Roma, 16 lug. - Oltre 100 capolavori - tra i quali dipinti, sculture, porcellane, vasi e oggetti d'oro e d'argento e una meravigliosa veste funeraria di 2.000 listelli di giada intessuti con fili d'oro - sono arrivati a Roma dal Museo Provinciale dello Henan per la mostra 'Tesori della Cina Imperiale'. Una rassegna di grande interesse storico-artistico che prende il via oggi nelle sale del Refettorio Quattrocentesco di Palazzo Venezia e che restera' aperta fino al 28 febbraio 2016. L'obiettivo e' raccontare il passaggio dal periodo in cui l'odierna Cina comincia a prendere forma, con la dinastia Han (206 a.C. - 220 d.C.), alla cosiddetta 'Eta' dell'Oro' della dinastia Tang (581 d.C. - 907 d.C.).
Lungo il percorso espositivo, il visitatore viene immerso nello straordinario clima di prosperita' e di apertura culturale che ci fu in Cina in quei secoli, quando la capitale dell'Impero, l'odierna Xi'An, gia' popolata da oltre un milione di persone, divenne crocevia di tutti i commerci e sede per gli ambasciatori. Le opere parlano dello sviluppo della civilta' cinese che nasce e si consolida nella cosiddetta Pianura Centrale, area considerata al tempo 'Centro del Mondo' e che copre l'attuale Henan, rivelando come dalla cultura tradizionale del primo impero Han, periodo storico politicamente turbolento ma intellettualmente florido, si sia giunti all'Eta' dell'Oro della dinastia Tang.
La mostra ha il patrocinio del ministero della Cultura della Repubblica Popolare Cinese, dell'ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia e del ministero dei Beni e delle Attivita' Culturali e del Turismo della Repubblica Italiana ed e' organizzata dalla State Administration of Cultural Heritage della Repubblica Popolare Cinese, dalla Direzione Generale Musei del Mibact e dal Polo Museale del Lazio, in collaborazione con l'Amministrazione provinciale dello Henan. L'evento si colloca nell'ambito del Memorandum d'Intesa sul Partenariato per la Promozione del Patrimonio Culturale siglato il 7 ottobre 2010 tra il Mibact e la State Administration of Cultural Heritage della Repubblica Popolare Cinese.
16 luglio 2015
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