DRONI CONTRO COPIONI GAOKAO,
Di Giovanna Tescione
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Roma, 10 giu. – Vietato copiare il Gaokao: i due giorni di esami nazionali il cui punteggio determina l'ingresso nelle università cinesi. Il monito è assoluto, tanto che per stanare i copioni il governo della città di Luoyang ha schierato anche i droni, capaci di captare i segnali radio. I 'sorveglianti speciali' - sei in tutto - hanno sorvolato due istituti della città dove si tenevano gli esami finali e sembrano aver fatto un’ottima prevenzione dato che nessun studente sembra essere stato scoperto a copiare.
Intanto dopo le prove di domenica e lunedì, gli studenti cinesi sono col fiato sospeso in attesa dei risultati dell'esame della loro vita. Ma quest’anno, tra gli oltre nove milioni di ragazzi che hanno sostenuto l'esame, a stare più in ansia sarà Wang Xia, non un adolescente con grandi speranze, ma un 86enne con un sogno nel cassetto: passare il temuto Gaokao e avere accesso all’università.
D’altra parte quell’istituto Wang Xia lo conosce bene, ormai al suo 15esimo tentativo, Wang ci riprova e domenica, primo giorno di esame per tutta la Cina, è ritornato tra i banchi di scuola.
Un sogno che prova a realizzare dal 1949, quando per la prima volta ha sostenuto l’esame più difficile nella vita di un cinese, senza ottenere grande successo. Dopo averci provato altre quattro volte il sogno era rimasto nel cassetto per diversi anni per poi tornare ancora più forte nel 2001 quando le autorità hanno deciso di abolire il limite di età per sostenere l’esame. Da allora ‘nonno Wang’ ci ha provato altre dieci volte. Un fallimento dopo l’altro che non ha mai scoraggiato l’anziano signore che anche quest’anno, munito di bastone, si è seduto tra i banchi di scuola convinto, anche stavolta, di aver studiato abbastanza e di essersi “preparato scrupolosamente”.
Wang Xia, originario di Nanchino, nella Cina sud-orientale, non ha accettato neppure il titolo onorario con cui è stato insignito dall’Università di medicina di Nanchino nel 2007. Categorica la risposta dell’anziano signore: non si darà pace finché non otterrà una laurea vera e propria e con le proprie forze.
Per alcuni, invece, il sogno si è già infranto: sono i 1.465 studenti della Mongolia interna, espulsi dagli esami perché, secondo quanto riportato dal Beijing News Daily, ritenuti “immigrati da gaokao”, ovvero studenti che hanno sostenuto l’esame nella regione autonoma dove il punteggio per entrare all’università è più basso in rapporto alla popolazione e contro le leggi che stabiliscono in base alla residenza l’istituto dove si sosterrà l’esame.
10 giugno 2015
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