di Davide Middei e Giovanna Tescione
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Roma, 28 mar. – Risale al 532 d.C. ed era appartenuta all’imperatore Jiemin Yuan Gong della dinastia degli Wei Settentrionali la tomba scoperta nei pressi della città di Luoyang, nella provincia orientale dello Henan. Il sito localizzato a Hengshan fu scoperto nel 2012, l'anno successivo terminarono gli scavi per portare completamente alla luce la tomba, ma solo ora, dopo un’attenta analisi, si è riusciti a datare con precisione il ritrovamento.
La grande tomba di Hengshan si trova proprio nella zona del complesso di tombe imperiali della dinastia degli Wei Settentrionali. A circa 3 km a nord-est si trova infatti il mausoleo dell’imperatore Xuanwu, che ha regnato fino al 515, mentre a circa 2 km a sud-est quello dell’imperatore Xiaozhuang, morto nel 531.
Il mausoleo ha una struttura tipica dell’epoca degli Wei Settentrionali e ricorda anche per le dimensioni quella dell’imperatore Xuanwu. Si compone di un lungo pendio da cui si accede ad un passaggio che porta all’interno della tomba, un corridoio lastricato e una sala principale. Il complesso ha una lunghezza totale di 58.9 metri. Il corridoio, lungo 39.7 metri e largo 2.9 metri, è seriamente danneggiato; danneggiata anche la sala principale, lunga 12.9 metri, larga 12 metri, e profonda 8.1 metri.
Gran parte dei materiali e dei pilastri in legno presenti sono stati trafugati. Nei pressi dell’ingresso della tomba sono state infatti rinvenute tracce di almeno due tentativi di effrazione, mentre dall’analisi del terriccio si è appreso che in origine erano presenti degli affreschi nella sala principale.
L’imperatore Jiemin, il cui era in origine Yuan Gong, era figlio di Yuan Yu, principe di Guangling. Nel 530, Erzhu Shilong, cugino di Erzhu Rong, uccise l’imperatore precedente e pose Yuan Gong come imperatore. Nel 532 venne però deposto da un generale di nome Gao Huan e in seguito avvelenato. Gli venne dato il nome postumo di Jiemin, è chiamato anche principe di Guangling o “imperatore subito deposto” per la durata di soli due anni del suo regno.
28 marzo 2014
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