Geox è ormai presente sul mercato cinese con successo, ma la strada per entrare nell'economia del colosso asiatico non è stata facile. Dopo un'attesa di 8 anni per l'ottenimento del brevetto e un'attenta ricerca di un partner in loco, come giudicate i risultati ottenuti finora?
Io guardo alla Cina con entusiasmo e serenità. Personalmente non ho mai considerato il mercato cinese un problema, bensì una grossa opportunità. L'importante è muoversi nella maniera corretta e il brevetto è sicuramente il primo e indispensabile passo da compiere.
Geox è una delle poche imprese italiane presenti in Cina ad aver inoltrato richiesta alle autorità della RPC per la brevettatura del proprio prodotto. Come giudicate il problema della proprietà intellettuale in Cina e come si può difendere l'originalità del Made in Italy?
Innanzi tutto, è un luogo comune ritenere che siano solo i cinesi a copiare, mentre in realtà il problema è universale ed è per questo motivo che abbiamo depositato i nostri brevetti in tutto il mondo. Li abbiamo depositati anche in Cina e siamo consapevoli di essere pressoché gli unici, o comunque tra i primi, ad averlo fatto, ma il filo conduttore è sempre lo stesso: noi crediamo nel brevetto e nella forza della proprietà intellettuale. Dietro al brevetto ci celano anni di creatività, ricerca e attività intellettuale. In altre parole, il brevetto è il frutto di cospicui investimenti economici ed umani volti alla ricerca di soluzioni innovative, ed è altresì fondamentale per preservare nel tempo il proprio vantaggio competitivo: se Geox non avesse adottato il sistema della proprietà intellettuale, oggi esisterebbero non una bensì molte calzature "che respirano".
Le membrane Geox sono un brevetto che assicura un valore aggiunto alle vostre calzature. Pensate che anche in Cina le peculiarità dei vostri prodotti possano essere apprezzate nel competitivo mercato calzaturiero?
Certamente! L'interesse verso gli aspetti tecnologici e salutistici delle calzature sta aumentando e le persone diventano sempre più esigenti anche a fronte della continua crescita degli standard di vita. Esiste un potenziale e ampio margine di sviluppo per il mercato delle calzature soprattutto all'interno del segmento del tempo libero. L'obiettivo del nostro Gruppo è di inserire in questo segmento prodotti che, come le scarpe Geox, combinano qualità, tecnologia, stile e attenzione alla salute. Quello che ironicamente definisco "il problema della puzza ai piedi" è un problema universale e la tecnologia utilizzata nella "scarpa che respira" fornisce una risposta adeguata proprio alle esigenze di cura e igiene personali, migliorando il benessere di un individuo nella vita di tutti i giorni.
Dal 2004 Geox è quotata nella borsa di Milano e anche
Il modello finora adottato ci ha permesso di diventare la seconda azienda al mondo nel segmento delle calzature da città e perciò non avrebbe alcun senso cambiarlo. La crisi c'è, è inutile negarlo e la stiamo subendo tutti, indistintamente, però i fatturati di Geox continuano a registrare delle crescite significative. L'importante, in questa fase, è rimanere concentrati sul proprio core business, ma anche continuare a investire in ricerca e formazione. Se si deve affrontare una crisi, meglio farlo con un team di persone altamente preparato.
Lei, fondatore e Presidente della Geox, è impegnato anche nell'insegnamento universitario e a livello internazionale in famosi istituti di ricerca. Quanto pensate che sia importante l'apporto di giovani di talento per la vostra azienda? Cercate anche in Cina valide risorse umane?
I giovani sono fondamentali non solo
Ritenete che puntare sui Geox Shop anche in Cina sia un'idea vincente, oppure è meglio affidarsi al canale della grande distribuzione?
La partnership avviata con Belle International prevede per ora due tipi di supporto alle vendite, ovvero l'apertura di veri e propri Geox Shop e la realizzazione, all'interno di importanti strutture commerciali, di quelli comunemente definiti "Shop in Shop", vale a dire aree brandizzate Geox in cui la visibilità del marchio è comunque molto elevata. Questa sarà la strada almeno per i prossimi tre anni, poi si vedrà.