(AGI) - Roma, 16 apr. - E' pronta la prima mano artificialemade in Italy e sara' disponibile dal 2017. Inail e Iit -Istituto Italiano di Tecnologia, hanno infatti completato ilprimo prototipo di mano artificiale poliarticolata epolifunzionale, antropomorfa, derivata dalla tecnologiarobotica e perfezionata verso il paziente grazie allecompetenze tecniche del Centro Protesi Inail di Budrio. Lanuova mano e' stata presentata oggi dal ministro del Lavoro,Giuliano Poletti e dal ministro della Salute, BeatriceLorenzin. Il progetto completamente made in Italy, vede la lucedopo circa un anno dalla sigla dell'accordo Inail-Iit, deldicembre 2013, per lo sviluppo di nuovi dispositivi protesici eriabilitativi avanzati, con investimenti congiunti complessivipari a 11,5 milioni di euro. Durante la presentazione MarcoZambelli, il primo paziente del Centro Protesi Inail che hasperimentato la nuova mano, ha mostrato le funzionalita' e ilbuon livello di utilizzo della stessa, dopo un primo periodo diaddestramento. La nuova mano, spiega una nota, consente ilrecupero della funzionalita' complessiva ai pazienti amputatidi arto superiore. Realizzata con il contributo dellatecnologia 3D-printing, in materiale plastico e con alcunecomponenti metalliche, la mano artificiale e' robusta e leggera(meno di 500 gr) ed estremamente flessibile, grazieall'ingegnerizzazione di un tendine artificiale che consente diriprodurre i movimenti naturali. Il paziente controlla la manoprotesica attraverso due sensori che recuperano il segnalenaturale dei muscoli residui. Il dispositivo non prevedeoperazioni invasive per il paziente ma rappresenta unostrumento indossabile con semplicita' sull'arto amputato. Entro il 2017, a conclusione della fase di sviluppopreclinico con i pazienti del Centro Protesi Inail di Budrio,la nuova mano artificiale sara' resa disponibile alle personecon specifica disabilita'. La produzione e lacommercializzazione saranno affidate a una nuova start up, chesta nascendo in seno a Iit. Il progetto scientifico, guidato daAntonio Bicchi, Giorgio Grioli e Manuel Catalano di Iit, e'stato sviluppato verso il paziente grazie al lavoro congiuntocon Rinaldo Sacchetti, Emanuele Gruppioni e Simona Castellanoper Inail. Il gruppo di lavoro ha visto il coinvolgimento diventi fra ricercatori, sviluppatori dei laboratori Iit epersonale tecnico e medico del Centro Protesi Inail di Budrio.Questo dispositivo protesico rientra in una piu' ampiastrategia progettuale nata dalla collaborazione fra IIT e INAILdenominato Rehab Technologies che prevede lo sviluppo ditecnologie che permettano all'uomo di migliorare la propriaqualita' della vita, eliminando le barriere derivanti dainabilita' temporanee o permanenti. Gli ulteriori dispositiviattualmente in fase di pre-industrializzazione sono unesoscheletro motorizzato per la deambulazione di personeparaplegiche e una piattaforma robotica per la riabilitazionein campo ortopedico, neurologico e tutte le patologie connesseall'invecchiamento. Queste tre linee di produzione sarannosviluppate industrialmente e commercializzate dalla start up diIit entro il 2017. L'obiettivo di Inail e' offrire ai propriinfortunati sul lavoro dispositivi tecnici evoluti chefacilitino il percorso di reinserimento nel contesto lavorativoe sociale, mettendo i risultati di tale innovazione adisposizione di tutte le persone con analoga disabilita'. Iitpunta invece a rilanciare l'industria italiana grazie altrasferimento di tecnologie ad alto contenuto innovativo neltessuto produttivo del Paese. (AGI)