Occhio per occhio in Iran. Una donna di Teheran, che era stata accecata con l'acido da un'amante respinto, ha ottenuto che al suo aggressore fosse inflitta come pena la perdita della vista. Ameneh Bahrami e Majid, 27 anni, si conobbero all'Universita' piu' di quattro anni fa. Lui si era invaghito di lei e la madre aveva cercato piu' volte di combinare le nozze. Ma ad Ameneh quel giovane non piaceva e decise di rifiutare la proposta. Majjid non si arrese al rifiuto e comincio' a perseguitarla. Col tempo, i comportamenti aggressivi del giovane si fecero piu' frequenti (i suoi amici hanno raccontato che la picchio' in classe) fino a quando la segui' sul posto di lavoro e arrivo' a minacciarla. Lei decise di mentire: gli racconto' di essere gia' sposata e che sarebbe stato meglio se l'avesse lasciata in pace. Lui s'infurio' e le auguro' di "bruciare per tutto il resto della vita",. Due giorni dopo, il 2 novembre del 2004, stava tornando a casa dal lavoro, quando si accorse che un uomo la stava seguendo. Rallento' e lo lascio' passare. "Quando si avvicino', mi accorsi che era Majid", ha raccontato Ameneh al processo, "Tutto e' successo in un secondo. Aveva un contenitore rosso in mano. Mi guardo' dritto negli occhi e mi getto' in faccia il liquido che stava nel contenitore". La giovane capi' subito cosa stava accadendo: "Mi torno' in mente la faccia di due sorelle alle quali era successa la stessa cosa anni fa", ha affermato, "'O mio dio, l'acido', gridai". Alcuni passanti cercarono di sciacquarle il volto e poi la portarono all'ospedale di Labafinejad. Da allora inizio' il suo incubo scuro. I medici cercarono di fare di tutto per salvarle la vista, ma furono costretti a rimuoverle gli occhi perche' temevano che l'infezione raggiungesse il cervello. Lo Stato le pago' anche le cure in Spagna, ma non vi fu nulla da fare. "Se fossi morta", ha commentato, "la mia famiglia forse avrebbe sofferto per un anno e sarebbe rimasta in lutto. Ora mi guardano tutti i giorni e vedono che sto lentamente buttandomi via". Il 26 novembre scorso i tre giudici della corte provinciale di Teheran hanno deciso che Majjid perdera' la vista, accogliendo in parte una richiesta di Ameneh la quale aveva domandato che fosse accecato, ma non con l'acido. "Non mi posso comportare nello stesso suo modo e chiedere che sia gettato acido sul suo volto", ha spiegato, "sarebbe selvaggio, un atto barbaro. Invece, (ho chiesto di, ndr.) togliergli la vista, come lui ha fatto a me. Non penso che sia un gesto egoista. E' cio' che la societa' chiede". Gettare acido sul volto di una donna e' abbastanza comune in Paesi come il Bangladesh e la Cambogia, ma episodi di questo tipo si sono verificati anche in Afghanistan e Pakistan. L'Iran e l'Arabia saudita sono i due unici Paesi al mondo nel cui ordinamento - basato sulla sharia - e' previsto che si possano cavare gli occhi come pena per un reato.
Dicembre 2008