Sono passati oltre due anni dalla finale di Berlino e Zinedine Zidane sembra davvero pentito di quella testata rifilata a Marco Materazzi. Questo, almeno, e' quanto rivela la giornalista Besma Lahouri, autrice della biografia non autorizzata dell'ex giocatore di Juve e Real dal titolo "Zinedine Zidane, una vita misteriosa", in uscita la prossima settimana.
Secondo la ricostruzione anticipata da "L'Express", dopo l'espulsione Zizou non si uni' agli altri compagni in hotel ma lascio' lo stadio con i suoi due fratelli, Nourredine e Farid, andando a cena. Invano i suoi familiari cercarono di capire cosa lo aveva portato a quel gesto, con Zidane che decise di chiudersi nel silenzio. Poi, nel dicembre del 2006, Zidane torna nella sua Algeria, dove incontra il cugino Akbou, farmacista di 40 anni, tra i pochi a essere rimasto in contatto con Zizou dopo il suo trasferimento a Marsiglia. Durante le tre ore di viaggio in auto da Kabylie ad Algeri, Akbou torna su quella testata e da' ragione al cugino. E qui arriva la "prova" del pentimento: "Non dire mai che ho fatto bene a dare la testata a Materazzi, non era giusto e me ne pento", la risposta irritata di Zidane, con Akbou che rimane senza parole.
Zizou finora, pubblicamente, aveva chiesto scusa solo ai "bambini di tutto il mondo", ribadendo, una settimana dopo l'episodio a Canal Plus, che non poteva provare rammarico per il gesto "perche' la colpa e' di chi provoca".
Settembre 2008