(di Andrea Cauti)
"In molti pensano che scrivere un film di Natale, un cosiddetto 'cinepanettone', sia cosa facile. Si pensa che ci sia improvvisazione, che si faccia tutto rapidamente e senza grande fatica ne' fantasia. Invece dietro c'e' un lavoro enorme di scrittura, di revisione dell'impostazione, di confronto con i film del genere precedenti in modo che non ci siano ripetizioni". Lo spiega all'Agi Marco Martani, sceneggiatore e regista, autore dei maggiori film campioni d'incasso a Natale degli ultimi 10 anni, molti dei quali interpretati dalla coppia Boldi-De Sica e sceneggiatore (insieme a Neri Parenti, Alessandro Bencivenni e Domenico Saverni) del prossimo film di De Laurentiis, "Natale a Rio de Janeiro", con Christian De Sica, Massimo Ghini, Fabio De Luigi e Michelle Hunziker. Martani, che quest'anno ha debuttato alla regia con "Cemento armato", ha scritto con l'amico Fausto Brizzi quasi tutti i 'cinepanettoni' degli ultimi anni, oltre ai due film della serie "Notte prima degli esami" e "Ex", il film diretto da Brizzi, sul cui set sta lavorando in questi giorni col collega.
Le da' fastidio leggere, ogni volta che a Natale esce un suo film, la stessa considerazione: sara' il solito 'cinepanettone' e incassera' come sempre oltre 20 milioni di euro.
"Mi irritano molto la superficialita', i preconcetti e il fatto che si vada avanti per frasi fatte e idee precotte. Si pensa che scrivere un film come quelli con Boldi e De Sica prima, e con De Sica e Ghini ora, sia semplice e in qualche modo furbo. Non e' cosi'. C'e' un lavoro enorme perche' lo scopo e' quello di far ridere un pubblico vasto il piu' possibile e questa e' un'impresa molto complessa. Neri Parenti, inoltre, con cui ho scritto 'Natale a Rio de Janeiro' e' un regista che vuole sempre il massimo e le sue storie di un solo film fagocitano tantissime situazioni: ci si potrebbe fare agevolmente una serie tv".
Le critiche, pero', sono legate anche alla qualita' delle storie, alle situazioni di cui parla.
"Ecco un'altra nota dolente. Con Neri molte volte abbiamo discusso di questo e alla fine ci siamo messi a ridere: noi facciamo un'analisi spietata dei meccanismi che dominano la societa' borghese in Italia e mettiamo alla berlina un certo tipo di persona facendo una critica sociale. Eppure, regolarmente, i critici scrivono che noi facciamo l'esaltazione di certi comportamenti e certi caratteri umani. Devo ripetermi, ma il problema e' che i film di Natale vengono commentati e accolti con sguardo superficiale".
A Natale lei e Brizzi ci avete abituato ad andare in vacanza in luoghi e in ambienti esotici. Quest'anno, nel film di Neri Parenti che uscira' a meta' dicembre, andiamo in Brasile.
"Il luogo dove ambientare il film fa parte della stategia di marketing. Prima di sceglierlo si fa un vero e proprio studio, un'analisi di mercato valutando innanzitutto cosa ha funzionato e cosa non ha raccolto i favori del pubblico nel film dell'anno passato. Poi si decide di fare un film che parli di un ambiente che affascini, di un posto nel quale tutti vorrebbero andare, di un luogo che sia popolare e, al contempo, non sia alla portata di tutti. Quest'anno abbiamo scelto il Brasile perche', oltre ad essere foriero di una mitologia colorata, variegata, e' anche uno posto con tutte le caratteristiche di cui ho parlato. Ovviamente abbiamo cercato di evitare accuratamente i cliche' usati in centomila film come situazioni trash, i trans, gli stereotipi classici di quel Paese".
In "Natale a Rio de Janeiro" si riforma dopo due anni la coppia De Sica-Ghini, mentre viene confermata dopo "Natale in crociera" quella composta da Fabio De Luigi e Michelle Hunziker.
"La scelta di Ghini non e' casuale. Con Christian aveva lavorato gia' con ottimi risultati in 'Natale a New York', la prima volta senza Boldi. Stavolta il suo personaggio presenta molte analogie con quello del film del 2006. Devo dire che la scelta di Massimo per la storia che lo vede impegnato con De Sica e' venuta quasi subito perche' era l'attore ideale, il piu' azzeccato per interpretare quel ruolo. Per De Luigi-Hunziker, invece, si e' trattato di una conferma dopo la bella prova fornita in 'Natale in crociera'. Per loro anche stavolta abbiamo pensato a una storia incentrata sulla commedia degli equivoci".
Dopo lo scioglimento della coppia Boldi-De Sica cosa e' cambiato a livello di sceneggiatura?
"Con Massimo la trama era piu' bambinesca, piu' surreale. Era legata alla fisicita', all'aspetto dell'attore, alla sua comicita'. Senza di lui abbiamo puntato sulla commedia alla Georges Feydeau fatta di bugie poi svelate, di gaffe di situazioni al limite. In questo ultimo film, comunque, l'episodio che riguarda Ghini e De Sica tiene conto molto anche della fisicita'. Sono certo che sara' una grande sorpresa".
Agosto 2008