Una direttiva, emanata dal ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni e con il parere favorevole del Garante della privacy, e' stata inviata a tutte le scuole italiane con l'intento di informare i ragazzi delle sanzioni a cui vanno incontro con l'utilizzo improprio dei videotelefonini a scuola. Le sanzioni previste prevedono multe che vanno dai 3 ai 18 mila euro o nei casi piu' gravi dai 5 ai 30 mila euro. Queste sanzioni saranno inflitte dal Garante della privacy proprio a chi diffonde immagini altrui non autorizzate, sia Internet che con qualsiasi altro mezzo elettronico. "Questa direttiva ha una finalita' fondamentale ed e' semplicemente quella di consentire ai nostri ragazzi di essere informati sul corretto uso dei filmati e delle foto dei videofonini - ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa il ministro della Pubblica Istruzione Fioroni -; il miglior modo per prevenire episodi come quelli avvenuti in passato e' far avere la consapevolezza ai ragazzi dei loro gesti dai quali possono derivare delle sanzioni per violazione della privacy o richieste di risarcimento danno".
"Questa direttiva vuole aiutare a far capire che un certo comportamento fatto in un certo contesto ha un senso ma trasferito in un altro contesto, come quello di Internet puo' avere degli effetti diversi". E' quanto ha dichiarato il Garante della privacy Franco Pizzetti. "Credo che i professori abbiano un'alta tolleranza nei confronti dell'esuberanza dei ragazzi - ha riferito ancora il presidente Pizzetti - ma questa esuberanza puo' essere tollerata solo finche' rimane nell'ambito della comunita' scolastica. I ragazzi pensano di giocare mandando una foto da un telefonino all'altro ma devono sapere tutto questo puo' avere delle conseguenze anche penali". Il Garante della privacy ha inoltre sottolineato che mettera' a disposizione i propri uffici per organizzare corsi rivolti a docenti e presidi in grado di dare una formazione che possa poi essere trasmessa ai ragazzi. "E' necessario che la scuola rifletta su tutta questa realta' - ha continuato Pizzetti -; prima di dare delle sanzioni e' necessario dare la consapevolezza ai ragazzi di quello che fanno".
Novembre 2007