A fermare gli aerei non ci sono solo il maltempo, gli scioperi, i guasti e i terroristi. Adesso ci si mettono anche i peluche. Ma non uno qualsiasi: quello che e' riuscito nell'impresa di ritardare per due ore il decollo di un volo Ryanair tra Ciampino e Orio al Serio era una mostruosita' verde talmente enorme da occupare tre sedili, e che chissa' come era riuscita a passare dal check in come semplice bagaglio a mano. Il volo, bisogna dirlo, era nato male. Prima l'imbarco spostato per un ritardo tecnico. Poi un bisticcio con un passeggero che aveva piazzato una valigia davanti all'uscita di sicurezza e non voleva spostarla. Infine a sbarrare la strada del decollo e' sceso in campo l'enorme coccodrillo.
L'assistente di volo che si e' trovata a dover gestire la bestiaccia ha cercato di convincere la padrona del mostro che non si poteva decollare con un pupazzo grande come un monolocale parcheggiato fra i sedili e aveva posto la questione in termini drastici: o via la bestiaccia o non si decolla. Lo stesso comandante lo ha chiarito attraverso l'interfono: "signori, non si puo' decollare per colpa del coccodrillo". I passeggeri si sono subito divisi in due partiti: uno propendeva per tenere il coccodrillo piazzandolo nelle file vuote in coda; gli altri, piu' drastici, votavano per l'immediata soppressione.
La padrona del pupazzone ha difeso la creatura con tutte le sue forze, usando toni pesanti e strattonando la hostess. Tanto che e' dovuta intervenire la polizia di frontiera. Come se non bastasse un passeggero si e' messo a riprendere il parapiglia con il telefonino e gli agenti lo hanno identificato. Per calmare tutti c'e' voluta un'autorita' superiore, una suora, che si e' alzata, ha parlato con l'equipaggio, con gli agenti e alla fine anche con la padrona del coccodrillo che alla fine si e' alzata, si e' caricata in spalla l'animale ed e' scesa. E l'aereo ha potuto finalmente decollare.
Novembre 2007