(di Andrea Cauti)
Dal 2002 alla guida dell’Italian International Film (IIF) di cui e’ amministratore delegato nonche’ figlia del fondatore e presidente, Federica Lucisano spiega il segreto del successo della sua casa di produzione che oggi e’ forse la realta’ piu’ luminosa nel panorama cinematografico italiano. Grazie a lei sono nati due dei maggiori successi commerciali degli ultimi anni: “Notte prima degli esami” e “Notte prima degli esami – oggi” di Fausto Brizzi. Inoltre ha prodotto “Cemento armato” di Marco Martani, sta per far uscire il nuovo film di Genovese e Miniero (“Questa notte e’ ancora nostra”) e ha in cantiere altri quattro-cinque film.
Si parla spesso dell’IIF come di una “factory” stile Andy Warhol, dove un gruppo di artisti trova una seconda casa e tutti creano con la collaborazione attiva degli altri.
“E’ un po’ la nostra forza: abbiamo formato una grande famiglia in cui tutti sono generosi e contribuiscono al successo degli altri. Tutto e’ iniziato un po’ per caso alcuni anni fa, quando riuscimmo a convincere Brizzi e Martani a lavorare con noi dopo un lungo corteggiamento. Avevano scritto “Notte prima degli esami”, una sceneggiatura molto bella, che volevamo affidare a un regista di 35-40 anni. Non siamo riusciti a trovare nessuno: tutti erano impegnati oppure dicevano che era troppo commerciale. E cosi’ ho chiesto a Fausto Brizzi di dirigerlo. E’ quasi svenuto. Poi e’ iniziata la parte piu’ faticosa: abbiamo lavorato molto per cercare di raccontare un’epoca passata che potesse piacere ai giovani di oggi. Sul set di “Notte prima degli esami”, durante la seconda settimana di riprese, mi sono ritrovata a parlare con Marco Martani mentre Brizzi girava. Con lui abbiamo valutato la possibilita’ di fare insieme altri film e abbiamo parlato di vari progetti. Il clima che si respirava su quel set, l’armonia, la sintonia tra regista, sceneggiatore, attori e produttore era magnifica: tutti condividevamo gli stessi obiettivi. E’ nata cosi’ l’idea di legarci insieme e ho fatto un contratto a Brizzi e Martani fino al 2011. La ‘famiglia’ dell’Italian International Film si e’ poi allargata ad altri: Massimiliano Bruno, Paolo Genovese e Luca Miniero e altri che verranno con i quali abbiamo gia’ dei progetti. Bruno, che e’ anche un grandisssimo attore, sara’ il prossimo regista che debuttera’ con noi dopo essersi fatto le ossa sul set del prossimo film di Fausto Brizzi, una commedia romantica di cui sta terminando in questi giorni la sceneggiatura. Tra l’autunno del 2008 e l’inizio del 2009, inoltre, vorrei iniziare a lavorare al film scritto da un gruppo di autori con cui avevo gia’ avuto dei rapporti. Ho chiesto anche a Brizzi e Martani di lavorare alla sceneggiatura”.
Dopo due commedie giovanilistiche di successo,
“Il problema principale di un produttore e’ proprio quello di far quadrare i conti di un film. Questo si fa attraverso coperture finanziarie, condividendo i rischi con partner strategici. Noi abbiamo lavorato spesso con Rai Cinema e per il film di Genovese e Miniero avremo invece
Lei e’ giovane, anche se sta nel mondo del cinema da molti anni. Eppure ha un approccio verso i film che ricorda i vecchi produttori.
“Si puo’ dire che mi sento un po’ un produttore all’antica. Io seguo i miei film come fossero dei figli, soprattutto quando sono opere prime. Quando giravamo “Notte prima degli esami”, per esempio, stavo sul set di Brizzi quasi tutti i giorni. Per me produrre un film significa anche proporre sceneggiature, cambiamenti, dare consigli. Significa essere attiva, partecipare alle varie stesure e collaborare con gli autori. Il caso emblematico, forse, e’ “Questa notte e’ ancora nostra”, il film di Genovese e Miniero che uscira’ a gennaio. Ho letto un testo sulla comunita’ cinese in Italia, uno scritto piuttosto pesante che pero’ mi ha dato molte idee interessanti. Ho pensato di poterlo stravolgere in chiave comica per realizzare una commedia che e’ anche uno spaccato sociologico sulla capacita’ di intergrazione tra cinesi e italiani nel nostro paese. Un film che, a grandi linee, ricorda “Il mio grosso grasso matrimonio greco” (film di Joel Zwick costato 5 milioni e ne ha incassati in tutto il mondo oltre 200 - ndr). Poi ho chiesto a Brizzi e Martani di occuparsi della sceneggiatura, ho chiamato Paolo Genovese e Luca Miniero, che avevo amato in “Incantesimo napoletano”, e gli ho chiesto di dirigerlo e di lavorare con gli altri due alla sceneggiatura. Ai quattro si e’ poi aggiunto anche Massimiliano Bruno che e’ anche attore del film. Dopo un anno e mezzo e almeno 16 revisioni, siamo arrivati alla sceneggiatura definitiva e sono iniziate le riprese. Questo per me significa fare il produttore, dare e ricevere stimoli e realizzare cio’ che mi piace, soprattutto film che mostrino il paesaggio italiano con tutte le sue declinazioni: la commedia, il romanticismo, il disagio sociale”.