"Se guardo al mio didietro, lo vedo diviso in due parti": cosi' e' stata tradotta una dichiarazione del diplomatico australiano Richard Woolcott, di fronte a un'esterrefatto pubblico francese. Woolcott, in realta', parlava di uno sguardo retrospettivo sulla sua carriera, contraddistinta da due fasi diverse; ma l'interprete, avendo tradotto male, ha dato origine a un grottesco gioco di parole. L'interessato ha raccolto molte di queste gaffes in un libro, 'Undiplomatic Activities', che sara' presto pubblicato, e di cui si possono leggere alcuni estratti sulla rivista 'Bullettin'.
Cosi' il funzionario del ministero degli Esteri australiano racconta per esempio che una volta tenne un discorso ufficiale a Palembang, sull'isola indonesiana di Sumatra: disse di voler esprimere, da parte sua e di sua moglie, la felicita' di trovarsi li'; l'interprete, nella traduzione, trasformo' la frase in: "Signori e signore, sopra mia moglie sono molto felice di essere a Palembang". Malintesi che spesso riguardano la sfera sessuale, e che derivano principalmente dall'uso idiomatico del linguaggio o dalle diverse concezioni dell'ironia nelle differenti culture. In un'altra occasione, infatti, Woolcott si ritrovo' spettatore di una vera e propria non-traduzione: un ministro asiatico aveva raccontato una lunghissima barzelletta e l'interprete coreano, dopo una breve indecisione sul come renderla, se la cavo' con poche frasi. Il pubblico aveva riso e battuto le mani, quindi il ministro fu soddisfatto; peccato che, qualche ora dopo, l'interprete dovette confessare al ministro stesso di non aver capito la barzelletta, e di aver pertanto chiesto esplicitamente ai presenti, ovviamente in coreano, di applaudire e di sganasciarsi dalle risate.
Episodi del genere non sono comunque accaduti solo al diplomatico australiano: anche in Italia gli interpreti a volte prendono qualche strafalcione. E cosi', a causa di una traduzione troppo letterale, un proverbio inglese che sarebbe potuto essere reso con il famoso "Meglio un uovo oggi che una gallina domani" e' diventato "Meglio un uccello in mano che due nel cespuglio". Morale della favola: per riprendere il titolo di un recente film di Sofia Coppola con Bill Murray e Scarlett Johansson, non e' poi cosi' raro che ci si trovi 'Lost in Translation', ovvero, persi nella traduzione.