(AGI) - Rho (Milano), 28 ago. - Pesce, latte, formaggio e saleiodato: passa dall'alimentazione e dalla giusta integrazione lastrada per prevenire le patologie causate da carenza di iodio.Tra gli appuntamenti organizzati a Expo Milano 2015 dalMinistero della Salute si e' tornati a parlare diiodoprofilassi: chiarendo che lo iodio,"e piu' precisamente ilsale iodato", e' appunto un alimento, e non come erroneamentespesso si pensa un farmaco. La dottoressa Antonella Olivieridell'Istituto superiore di Sanita' ha posto l'accentosull'importanza di mettere insieme a "al cibo di tutti i giorniil fabbisogno quotidiano di questo elemento fondamentale per lasalute". "Lo iodio - ha spiegato - e' fondamentale per ilcorretto funzionamento della tiroide e una dieta equilibrata,con due porzioni di pesce a settimana, latte tutti i giorni edel formaggio garantisce solo il 50% del fabbisogno giornalierodi iodio a per questo e' fondamentale ricorrereall'integrazione con "sale iodato che - ha spiegato l'esperta -consente di coprire il fabbisogno giornaliero fornendo 30microgrammi di iodio per grammo di sale". L'Organizzazionemondiale della Sanita' raccomanda di mantenere il consumogiornaliero di sale sui 3-5 grammi per prevenire il rischio dimalattie cardiovascolari, il messaggio e' dunque: "Poco sale,ma iodato". "Spesso - ha spiegato Antonella Olivieri - sipercepisce una sorta di contraddizione tra quanto vieneconsigliato in termini di consumo di sale e l'invito aintegrare la dieta quotidiana con sale iodato. In relata', cisi puo' e deve mantenere nei limiti indicati avendo perche'l'accortezza di consumare solo sale addizionato fortificato coniodio", ricordando che "lo iodio e' il costituente fondamentaledegli ormoni tiroidei, molto importanti per la vita del nostroorganismo: non esiste cellula o organo, infatti, che non ne siainfluenzato". .