(AGI) - Roma, 21 apr. - Dopo 3 anni e 5 mesi di blocco totaledelle esportazioni e' stato spedito il primo maialetto precottofuori dai confini della Sardegna grazie alla deroga specialesancita dall'intesa tra Ministero della Salute e RegioneSardegna e fortemente sostenuta dalla Coldiretti che consentel'esportazione per l'esposizione o la degustazioneesclusivamente all'Expo. L'iniziativa e' della Coldiretti ed e'stata festeggiata all'area partenze Aeroporto Mario Mameli diCagliari-Elmas con assaggi per tutti i viaggiatori allapresenza del presidente Roberto Moncalvo giunto sull' isolainsieme alla Giunta nazionale per l'occasione. Si e' trattatodi una anticipazione di quanto avverra' nell'ambito dellaEsposizione universale dove il "porcheddu" originale sara'gustato in una speciale occasione al "Farmer's Inn" di CampagnaAmica posto nel roof garden del padiglione della Coldiretti. "Con il via libera alla spedizione l'Expo potra' contare su unodei piu' rappresentativi testimonial alimentari dell'Italia dafar conoscere potenzialmente agli 8 milioni di turististranieri previsti in visita dell'esposizione", ha affermato ilpresidente della Coldiretti Roberto Moncalvo. Era dall'11novembre del 2011 che il maialetto sardo - sottolinea laColdiretti - non varcava i confini dell'isola, quando undecreto dell'Unione europea sospendeva le autorizzazioniall'esportazione di carni suine fresche e insaccate sarde, acausa delle recrudescenza della peste suina africana presentein Sardegna dal lontano 1978. Sei giorni dopo, il 17 novembre,un documento emanato dal Ministero della Salute, chiari' chetale limitazione "riguarda la macellazione di suini allevati inSardegna e della lavorazione delle relative carni, nonche'della spedizione delle medesime e dei prodotti dalle stesseottenuti, verso il restante territorio comunitario". L'11ottobre del 2014 veniva pubblicata sulla Gazzetta ufficialeeuropea, a firma del Commissario per la Salute e le politichedei consumatori Tonio Borg, la proroga fino al 31 dicembre del2018, di divieto di spedizione di suini vivi, sperma, ovuli,embrioni, preparati e sottoprodotti a base di carni suinedall'Isola. Dal punto produttivo la deroga accordata a questovincolo per l'Expo e' per la Coldiretti uno stimolo adimpegnarsi per uscire finalmente dal tunnel della peste suina,che in oltre 35 anni ha di fatto annientato un intero compartodella Sardegna. "Allevatori, politica e servizio veterinario -continua la Coldiretti - devono lavorare sinergicamente persuperare definitivamente l'epidemia con un impegno per laformazione per mettere il settore al passo con i tempi evalorizzandone la tradizione. Considerata l'estrema rigidita'del protocollo dovuto ai controlli sanitari molto strettiquella la deroga per l'Expo rappresenta un momento importanteper iniziare un percorso che in breve consenta a tutte leaziende sarde che allevano i suini in modo regolare di poterriprendere respiro con la possibilita' di esportare un prodottomolto ricercato e che puo' consentire di creare nuovi posti dilavoro su tutto il territorio. Il porcheddu" o porceddu, spessoitalianizzato con il termine "porcetto", e' un classico dellacucina pastorale sarda e si ottiene dalla cottura lenta e allospiedo su graticole di un maialino da latte di 4 o 5 chili dipeso o di venti giorni, che - conclude la Coldiretti - vienearomatizzato con mirto o rosmarino dopo la cottura. (AGI)