LA CONSOB HA ACCUSATO DI OSTACOLO ALLA VIGILANZA PROPRIO E ANCHE GLI ATTUALI DIRIGENTI. MINACCE E INTIMIDAZIONI RIVOLTE AD UNA ASSOCIAZIONE DI CONSUMATORI E AZIONISTA DELLA BANCA NON FERMERANNO IL DOVERE DI INFORMARE I CITTADINI ED IL MERCATO
In merito alle reiterate minacce di MPS rivolte al CODACONS in un comunicato della banca, minacce in realta' dirette alla CONSOB, essendo CODACONS estraneo in modo assoluto alla doverosa iniziativa di CONSOB, autorita' di vigilanza che si porta la responsabilita' di "fornire notizie false, lesive e oltretutto fuorvianti e potenzialmente idonee ad influenzare il prezzo del titolo azionario" - comunicato ripreso ieri da alcune agenzie di stampa, le rispediamo al mittente, essendo preciso diritto dell'azionista conoscere se l'organo di controllo CONSOB accusa - giustamente o ingiustamente non compete a noi ma alle autorita' competenti accertare - di gravi reati penali la Banca di cui e' socia azionista, in aggiunta al dovere di rappresentanza ex codice del consumo della categoria degli utenti e correntisti della banca stessa.
Nel merito delle stesse - consistito nel rendere pubblica una denuncia pesante dell'organo di vigilanza a carico di MPS, e non certo di una indagine della Magistratura in corso di cui ignoriamo sia l'esistenza sia la portata, in esercizio del diritto di cronaca e informazione - al di la' della esplicita richiesta avanzata da CONSOB alla Procura di Siena di avviare una obbligatoria azione penale contro i vertici della stessa qualificandosi anche parte offesa dai reati ipotizzati e chiedendo avviso di eventuale archiviazione come doveroso quando un soggetto autorevole dello Stato denuncia un reato, ci limitiamo ad osservare che i fatti non fanno sembrare l'esposto CONSOB ... una cartolina di auguri a Viola e Profumo...
Quanto a chi sia stato oggetto della pesante denuncia penale di CONSOB offriamo doverosamente alla lettura del mercato alcuni dettagli del documento.
Premesso che il Dott. Fabrizio Viola (Amministratore Delegato) e' entrato in MPS nel gennaio 2012 mentre il dott. Alessandro Profumo (Presidente) nell'aprile 2012, si riportano di seguito alcuni estratti dell'esposto presentato dalla Consob il 19 febbraio 2013 alla Procura della Repubblica con oggetto: "Monte dei Paschi di Siena - segnalazione di fatti aventi possibile rilevanza penale":
• "Nel corso dell'attivita' di vigilanza svolta su diversi profili di competenza dell'Istituto, la Banca Monte dei Paschi di Siena ha fornito comunicazioni,anche in risposta a specifiche richieste dell'Autorita' di vigilanza, rivelatesi, in seguito, grazie ai controlli svolti o ad informazioni ricevute da Codesto Ufficio di Procura, non veritiere o quanto meno omissive";
• "Dalla ricostruzione complessiva della vicenda emerge, inoltre, che la condotta ostacolativa all'esercizio delle funzioni di vigilanza della Consob non e' circoscritta ad un solo episodio, bensi' si contraddistingue per il suo carattere continuativo, sistematico e reiterato";
• "..a seguito delle richieste formulate dalla Consob ai sensi dell'art. 115 del D.lgs. 58/98 a BMPS ed alla Fondazione, entrambe del 13 aprile 2013, e' emerso sulla base delle risposte fornite dalle stesse rispettivamente il 23 aprile e il 24 aprile 2012 - che la Banca ha fornito informazioni non veritiere e fuorvianti…"
• "La mancata ovvero la non corretta indicazione degli elementi sopra descritti nelle risposte fornite dalla Banca nelle successive date del 23 aprile, del 10 maggio, del 25 giugno e del 20 luglio 2012, a fronte di specifiche richieste della Consob…ha senz'altro ritardato le funzioni di vigilanza…gli elementi informativi sopra riportati sono emersi solo a seguito di riscontri successivi e dopo l'esame della documentazione inviata da codesta Procura"
• "La reale natura dell'operazione - ndr operazione con Nomura - e' stata per altro celata anche nelle risposte della Banca del 6 luglio 2012 e del 1 ottobre 2012.."
• "alla luce delle circostanze descritte sussistono elementi idonei a far presumere la configurazione del reato di ostacolo all'esercizio delle funzioni delle autorita' pubbliche di vigilanza, previsto dall'art. 2638 cc ovvero, in subordine, dell'art. 170-bis, D.Lgs n.58/98"
Quelle che MPS nel comunicato del 23 agosto 2013 definisce "gratuite e inopinate asserzioni" del Codacons sono in realta' rilievi mossi dalla Consob in un preciso esposto alla Procura. MPS dovra' risponderne - il comunicato stampa potrebbe non bastare - in primo luogo alla Consob che si e' gia' riservata la facolta' di elevare sanzioni amministrative specificando di non averle applicate per mantenere il segreto investigativo e, ove emergessero fatti penalmente rilevanti come la Consob stessa ha indicato, alla Procura.
Il Codacons e' ovviamente a disposizione della Procura per fornire abbondanti e ulteriori riscontri.
L'esposto della Consob appena reso noto e la sentenza del Tribunale del Riesame di Siena che il 13 luglio scorso ha pacificamente affermato come l'operazione con Nomura citata nell'esposto della Consob non e' un acquisto di Titoli di Stato - come a tutt'oggi erroneamente riportato in bilancio - ma un credit default swap, confermano quanto aveva detto il Codacons nel corso del suo intervento in veste di azionista all'Assemblea per l'approvazione del bilancio della banca il 29 aprile scorso ovvero: ormai si e' definitivamente "incrinato quel rapporto fiduciario che lega il Socio all'Amministratore a seguito di una serie di informazioni …tardive, omissive e forse anche ingannevoli".
24 agosto 2013