Codacons: basta con i cancelli killer. Troppo frequenti questi incidenti. Controlli inesistenti, servono verifiche costanti e campagna informativa
Una bambina di sei anni e' morta a Imola uccisa da un cancello che le e' caduto addosso mentre stava giocando nel cortile di un'azienda agricola. Il Codacons, pur non volendo intervenire nel merito della dinamica dell'incidente, sul quale si pronuncera' la Procura, evidenzia come tragedie di questo tipo non siano fatti isolati dovuti a circostanze fortuite ed eccezionali. Incidenti di questo tipo accadono troppo di frequente per poter essere considerati imprevedibili. Non se ne parla solo perche' non sempre si hanno conseguenze fatali. La dinamica, di solito, e' sempre la stessa: il bimbo gioca con il portone che finisce per staccarsi dai cardini.
La ragione dipende dal fatto che a lungo andare i perni finiscono per indebolirsi e per questo occorre una costante ed accurata manutenzione.
"Il problema e' che in Italia mancano del tutto i controlli e in pochi fanno manutenzione in modo costante: si chiamano i tecnici solo dopo che si e' verificato un guasto, ossia quando e' troppo tardi - denuncia il Presidente Carlo Rienzi - Specie se i manufatti sono pesanti e lunghi occorre affidarsi a professionisti esperti sia per la loro costruzione che per la loro manutenzione. Ad esempio, quando il portone supera un certo peso non bastano piu' dei cardini fissati al muro con tasselli, ma occorre cementare il tutto. Nel caso di cancelli scorrevoli, poi, le sollecitazioni e le vibrazioni incessanti si ripercuotono sui perni di tenuta verticale e sulle ruote che scorrono nel binario a terra. Se poi le vibrazioni aumentano, perche' provocate manualmente da qualcuno, il rischio caduta, in casi di mancata manutenzione, e' altissimo".
Il Codacons chiede, quindi, controlli sulla sicurezza dei cancelli, specie se di scuole o strutture aperte a minori di anni 14 ed una campagna pubblicitaria a cura del Governo sulla sicurezza dei bambini, affinche' simili tragedie non si ripetano piu. Ricordiamo che per l'Organizzazione Mondiale della Sanita' gli incidenti domestici rappresentano nei Paesi sviluppati la prima causa di morte per i bambini.
25 agosto 2015