(AGI) - Roma, 19 dic. - Strappo nella maggioranza sulle norme in materia di previdenza inserite nella manovra. Oggi verrà stralciata buona parte della riformulazione proposta dal governo contenente sostegni alle imprese per un valore di 3,5 miliardi, vista la contrarietà della Lega alle misure in materia previdenziale, tra estensione delle finestre mobili e peso del riscatto della laurea. Le misure confluiranno in un Dl che dovrebbe approdare in uno dei prossimi due Cdm attesi fino a fine anno.
Il testo proposto dall'esecutivo agita da due giorni le forze politiche di maggioranza, e vede la contrarietà di opposizioni e sindacati. Si trattava di una estensione della finestra mobile prima di accedere alla pensione anticipata e della diminuzione del peso del riscatto della laurea ai fini del prepensionamento. Sul secondo punto il governo è intervenuto ieri sopprimendo il testo, trovando una copertura all'interno dei fondi nello stato di previsione del Mef destinati alle infrastrutture. Sulle finestre no.
Così quando l'esecutivo, su richiesta di chiarimento delle opposizioni, ha annunciato in Commissione che non sarebbero arrivati nuovi testi per eliminare tutte le norme sulla previdenza la Lega ha annunciato il voto contrario all'intero pacchetto da 3,5 miliardi. "Con un allungamento anche formale dell'eta' pensionistica noi quell'articolo non lo votiamo", ha spiegato Claudio Borghi, relatore della legge di bilancio per la Lega.
Ne è seguita una lunga mediazione tra governo e forze di maggioranza, seguita da un confronto con le opposizioni. "La decisione della maggioranza è quella di stralciare gran parte dell'emendamento" che contiene le norme sui prepensionamenti e la previdenza "e di far sopravvivere solo la parte del testo relativa al Pnrr e all'iperammortamento. Tutto il resto verra' trasfuso in un decreto che verra' approvato presumibilmente la settimana prossima, quindi ci sara' l'esigenza di scrivere il testo e trovare nuove coperture", ha spiegato il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani. Interpellato sulla diversità di posizioni in maggioranza ha replicato: "La Lega ha posto un problema politico sulle coperture previdenziali, troveremo un'altra soluzione salvaguardando non soltanto l'aspetto previdenziale che sta cuore alla Lega ma anche tutti gli alti sulle imprese". (AGI)
Manovra: strappo Lega su pensioni via norme, ora Dl imprese
AGGIORNAMENTO 01:27
(AGI) - Roma, 19 dic. - Strappo nella maggioranza sulle norme in materia di previdenza inserite nella manovra. Oggi verrà stralciata buona parte della riformulazione proposta dal governo contenente sostegni alle imprese per un valore di 3,5 miliardi, vista la contrarietà della Lega alle misure in materia previdenziale, tra estensione delle finestre mobili e peso del riscatto della laurea. Le misure confluiranno in un Dl che dovrebbe approdare in uno dei prossimi due Cdm attesi fino a fine anno.
Il testo proposto dall'esecutivo agita da due giorni le forze politiche di maggioranza, e vede la contrarietà di opposizioni e sindacati. Si trattava di una estensione della finestra mobile prima di accedere alla pensione anticipata e della diminuzione del peso del riscatto della laurea ai fini del prepensionamento. Sul secondo punto il governo è intervenuto ieri sopprimendo il testo, trovando una copertura all'interno dei fondi nello stato di previsione del Mef destinati alle infrastrutture. Sulle finestre no.
Così quando l'esecutivo, su richiesta di chiarimento delle opposizioni, ha annunciato in Commissione che non sarebbero arrivati nuovi testi per eliminare tutte le norme sulla previdenza la Lega ha annunciato il voto contrario all'intero pacchetto da 3,5 miliardi. "Con un allungamento anche formale dell'eta' pensionistica noi quell'articolo non lo votiamo", ha spiegato Claudio Borghi, relatore della legge di bilancio per la Lega.
Ne è seguita una lunga mediazione tra governo e forze di maggioranza, seguita da un confronto con le opposizioni. "La decisione della maggioranza è quella di stralciare gran parte dell'emendamento" che contiene le norme sui prepensionamenti e la previdenza "e di far sopravvivere solo la parte del testo relativa al Pnrr e all'iperammortamento. Tutto il resto verra' trasfuso in un decreto che verra' approvato presumibilmente la settimana prossima, quindi ci sara' l'esigenza di scrivere il testo e trovare nuove coperture", ha spiegato il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani. Interpellato sulla diversità di posizioni in maggioranza ha replicato: "La Lega ha posto un problema politico sulle coperture previdenziali, troveremo un'altra soluzione salvaguardando non soltanto l'aspetto previdenziale che sta cuore alla Lega ma anche tutti gli alti sulle imprese". (AGI)
AGGIORNAMENTO 01:27
(AGI) - Roma, 19 dic. - "Tutto tranquillissimo in commissione bilancio", ha commentato Borghi su X. Poi ha aggiunto: "Forse qualcuno ha scambiato generosità e spirito di sacrificio con mollezza. Errori in passato ce ne sono stati e ci siamo scusati. Da adesso però forse sarà chiaro che se la Lega dice no è no".
Le opposizioni parlano di maggioranza implosa sulla legge di bilancio. Il capogruppo Pd in Commissione Daniele Manca ha affermato: "Non ci sono più l'emendamento Giorgetti, né la Lega, né il governo". Mentre il presidente dei senatori M5s Stefano Patuanelli ha sottolineato: "Non e' successo un fatto nuovo, non e' che abbiamo trovato una cosa che non era coperta, un errore materiale. Questa cosa salta per una questione politica interna alla maggioranza e alla Lega". Secondo Raffaella Paita, capogruppo di Italia viva, "Giorgetti e' venuto qui a manovra gia' chiusa con un'altra Manovra da 3,5 miliardi, hanno chiesto sulla base di questo delle coperture e delle azioni. Il diktat della Lega, il suo partito, sulla previdenza, ha fatto si' che tutti gli obblighi che avevano preso con gli imprenditori non ci sono piu'. Non esiste piu' la maggioranza di governo. Se Giorgetti avesse un po' di dignita' domattina dovrebbe dimettersi". (AGI)