Il New York Times l'ha già battezzata 'diplomazia del calzino' e a vararla è stato Justin Trudeau, il premier canadese. Che l'ospite del G7 fosse un fan dei calzini curiosi è da tempo noto alle cronache, ma il quotidiano newyorkese ha voluto leggervi qualcosa oltre la bizzarria modaiola.
La 'diplomazia della moda' è la pratica con cui un politico donna, o la moglie di un leader mondiale, usa l'abbigliamento per trasmettere messaggi subliminali su un dato tema. Per il New York Times la tattica di Trudeau ha raggiunto l'apogeo durante la sfilata del Gay Pride del 2017 a Toronto, quando indossò un paio di calzini a strisce arcobaleno con le parole "Eid Mubarak" in omaggio alla festa islamica che segna la fine del Ramadan e che quell'anno è coincisa con la sfilata dell'orgoglio Lgtb. Un modo per onorare due comunità con un paio di calzini, ma anche un messaggio a quei Paesi islamici in cui essere omosessuale significa essere perseguitati a rischio della vita.
Per il G7 ha indossato un paio di calzini già visti: alci celesti su fondo blu, ma in passato ci sono stati teschi, personaggi di Star Wars e persino omaggi ai padroni di casa di popolari show televisivi, come Kelly Ripa e Ryan Seacrest di 'Live With Kelly e Ryan', trasmesso dalle cascate del Niagara.
A Davos, durante un dibattito con Malala, ha sfoggiato papere gialle su fondo bluette e nella stessa occasione ha ricevuto in dono dalla Coca-Cola un paio con l'orso polare simbolo della bibita. Appena eletto, nel 2015, indossava orgoglioso foglie di acero bianche su fondo rosso (la bandiera canadese) e durante il vertice Nato a Bruxelles nel 2017 un calzino rosa e uno blu con stampato il logo dell'Alleanza.
Nel 2017, in due diverse occasioni, prima un paio di calzini con l'androide C-3PO e il robot R2-D2, poi con Chewbacca, un omaggio alla serie Star Wars.
Video di Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev-Agi