Giro 2015: festa rosa per Contador, dietro lui splende stella Aru
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Giro 2015: festa rosa per Contador, dietro lui splende stella Aru

Giro 2015: festa rosa per Contador, dietro lui splende stella Aru

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(AGI) - Milano, 31 mag. - Al traguardo, Alberto Contador mostrale tre dita. Perche' il fuoriclasse madrileno rivendica trevittorie al Giro d'Italia, compresa quella del 2011, che gli futolta (e attribuita a Michele Scarponi) per una controversavicenda di doping. L'ultima tappa, quella con approdo nellaMilano dell'Expo, regala la sorpresa del vincitore, il pistardbelga Iljo Keisse, ma e' la solita passerella per i big dellaclassifica: il campione spagnolo della Tinkoff-Saxo perde altri9" ma alza il trofeo al cielo, ottenuto, come nel 2008, senzavincere nemmeno una tappa. Dietro di lui, sul podio, la'stella' Aru, protagonista delle due piu' emozionanti tappe dimontagna. Il 'Pistolero' Contador e' solo a meta' dell'opera,perche' nella sua testa c'e' la doppietta con il Tour, ma nonnasconde tutta la sua gioia per aver tenuto la barra drittanelle tre settimane di gara, nonostante una squadra, per stessaammissione del suo amico e luogotenente Ivan Basso, nonall'altezza di cotanto capitano. Il quale, un po' a sorpresa,annuncia che potrebbe cambiare idea: questo non potrebbe esserestato il suo ultimo Giro, in Italia si sente cosi' amato daitifosi che potrebbe tornare gia' l'anno prossimo per un testa atesta con un'altra stella dell'Astana, Vincenzo Nibali. Allafesta colorata del podio partecipano anche Fabio Aru e MikelLanda, rispettivamente secondo e terzo della generale, capitaniintercambiabili anche in vista della Vuelta. Lo scalatore sardosale di un gradino rispetto all'anno scorso, il basco si e'appena scoperto uomo da grandi giri. L'ultima frazione ha messoin mostra tutta la fatica accumulata dalle squadre deivelocisti, che non sono riusciti a recuperare il gap dallacoppia di attaccanti formata da Iljo Keisse e Luke Durbridge.Entrambi provenienti dalla pista, i due hanno collaborato perpoi sfidarsi in volata: a spuntarla e' il belga dellaEtixx-Quickstep, che ha cosi' messo a segno la vittoria piu'importante di una carriera segnata soprattutto dai successinelle Sei Giorni. Lo sprint finale e' servito anche a decretareil padrone della maglia rossa della classifica a punti, chefinisce sulle spalle di Giacomo Nizzolo (Trek), il lombardoabituato ai secondi posti che si prende cosi' una bellarivincita. La maglia verde, quella di scalatore numero uno delgruppo, era invece gia' finita nella bacheca del sicilianoGiovanni Visconti (Movistar), mentre Aru si gratifica anchedella casacca bianca destinata al miglior giovane. (AGI).
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